Anche il Palio di Ferrara è stato in qualche modo sfiorato da una bufera che ha coinvolto una scuderia di Siena nella quale sono stati trovati e sequestrati passaporti di cavalli con timbrature presumibilmente contraffatte per aggirare le norme sanitarie sull’anemia infettiva equina. Il riferimento è al blitz dei Forestali di Siena che, come riportato da Estense.com, ha portato al sequestro su uno dei due cavalli presentati da San Luca e dal fantino Valter Pusceddu, ovvero Dubbio, che infatti non ha potuto correre in piazza Ariostea, mentre nulla ha a che vedere con la vicenda l’altro cavallo presentato dalla contrada, Arraju, di proprietà dell’imprenditore senese Antonio Angelini, che dopo i controlli è risultato invece in regola con la documentazione, tanto che è stato ammesso alla gara.

Ma procediamo con ordine, secondo quanto comunicato dai carabinieri e dall’autorità giudiziaria senese con un comunicato ufficiale. Nei giorni scorsi carabinieri forestali di Siena e del Nucleo di Rapolano Terme hanno eseguito due controlli, uno presso l’ippodromo di Ferrara (dove erano ricoverati i due cavalli di San Luca in attesa del Palio), e contestualmente uno presso una scuderia della periferia di Siena da
dove provenivano i due cavalli destinati a gareggiare nell’imminente Palio proprio appunto nella città estense.

Le operazioni sono state effettuate con il servizio veterinario di Siena e di Ferrara. A Ferrara sono stati sequestrati due passaporti appartenenti ai due cavalli, “presumibilmente recanti timbrature contraffatte e indicazioni false riguardanti l’anemia infettiva equina”, come si legge nella nota stampa dei forestali di Siena, oltre a due campioni di sangue equino posti in provette, per le ulteriori analisi del Dna. Infine uno dei due cavalli (Dubbio, ndr) è stato sottoposto in blocco sanitario Asl in attesa della verifica dell’idoneità sanitaria.

A Siena invece i forestali hanno proceduto alla perquisizione e sono stati sequestrati un passaporto equino, anch’esso recante attestazioni e timbrature verosimilmente false, oltre a una serie di strumenti apparentemente atti alla contraffazione dei timbri (tra cui portacaratteri, timbro lineare con dicitura di riferimento alla Asl, tampone di inchiostro nero, etc.). Nella stessa perquisizione sono stati anche trovati un fucile tipo doppietta calibro 12 funzionante e 12 cartucce caricate a palla e pallettoni, non denunciati dal possessore. I medici Veterinari dell’Asl, ravvisate inoltre alcune problematiche di carattere sanitario su alcuni equidi e sulla gestione dei farmaci, hanno disposto il divieto di movimentazione dei cavalli dell’intera scuderia, fino a cessate criticità.

Per i fatti sopra indicati è stato denunciato all’autorità giudiziaria il titolare della scuderia. I sequestri sono stati convalidati dalle rispettive Procure della Repubblica di Ferrara e di Siena competenti per territorio. “Nel contesto delle indagini preliminari – si legge ancora nella nota dei forestali – proseguono poi le verifiche destinate a risalire all’esatta provenienza e storia sanitaria dei cavalli”.

È doveroso rilevare, infine, che l’indagato è allo stato solamente indiziato di delitto e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.