Il fermo del cavallo “Dubbio” del fantino Valter Pusceddu, che quest’anno corre per San Luca, sarebbe stato disposto dai carabinieri della Forestale per un documento scaduto, il coggins, per la valutazione in seguito ad analisi del sangue dell’anemia infettiva dei cavalli.
Smentisce così Antonio Angelini, il co-proprietario di Dubbio assieme a Pusceddu e altre persone, nonché proprietario dell’altro cavallo portato a Ferrara dal fantino, Arraju, la notizia pubblicata da Estense.com sul blitz del gruppo Forestale di Siena all’Ippodromo di Ferrara.
La smentita viene affidata alla Gazzetta di Siena e a parlare ai giornalisti senesi sono sia Angelini che lo stesso Pusceddu, che hanno fornito la loro versione dei fatti annunciando querele al nostro quotidiano per aver leso la loro immagine. Secondo Angelini, infatti, la ricostruzione fornita da Estense.com sarebbe “inverosimile”. Pusceddu, stando a quanto riferito dal co-proprietario del cavallo, sarebbe partito da Siena senza rendersi conto che Dubbio aveva il coggins scaduto. L’Asl se ne sarebbe accorta avvisando la Forestale, che avrebbe quindi stabilito il fermo. Mentre Arraju, viene assicurato da Angelini e Pusceddu, “è a postissimo, ha tutti i criteri della legge”.
Nulla a che vedere dunque, secondo i diretti interessati, con i sospetti di uno scambio di identità relativo ai cavalli presentati. Per un documento sanitario scaduto si sarebbero quindi scomodati i carabinieri Forestali da Siena fino a Ferrara.
Nella smentita Angelini insinua che il nostro quotidiano possa essere stato sollecitato da qualche rivale, mentre Pusceddu afferma a chiare lettere che “ho una rivale che vuole mettermi in difficoltà e hanno gonfiato tutto. Il tempo dirà la verità, ho la coscienza a posto. Correrò con Arraju il Palio, lo posso correre tranquillamente, ha tutto in regola”.
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