Gentile Redazione,
leggo con stupore una curiosa lettera di Barbara Vincenzi, in cui si afferma che l’Istituto di Studi Rinascimentali è “praticamente scomparso” e che il suo direttore è “introvabile”. Davvero strane rimostranze, visto che Vincenzi sembra ignorare la ricca attività dell’Istituto, testimoniata da tutta la stampa locale, e di cui il vostro giornale ha dato ampio riscontro.
All’indomani del forzato rallentamento delle attività, dovuto alla pandemia nelle annualità 2020 e 2021, l’Istituto ha infatti ripreso con rinnovata energia lo svolgimento di presentazioni, incontri, conferenze e convegni. A partire dal 2023, poi, le iniziative sono state raggruppate in calendari annuali, presentati generalmente tra febbraio e marzo, che hanno riscosso uno straordinario successo e che hanno permesso di interessare un pubblico da sempre attento e partecipe. E’ così che ha preso il via il ciclo intitolato “Una costellazione di libri: letture e conversazioni dell’Istituto di Studi Rinascimentali”, giunto nel 2024 alla sua seconda edizione, che, attraverso otto incontri gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza, ha portato in città studiosi di fama internazionale.
Allo stesso modo, l’annuale Settimana di Alti Studi, giunta quest’anno alla sua venticinquesima edizione, è tornata al centro degli incontri scientifici della città, e non solo, grazie a tematiche innovative e call for papers di profilo internazionale. L’ultima edizione del 2023, intitolata “Moderni divertimenti. Gioco, svago e spettacolo nell’Italia del Rinascimento”, ha toccato la cifra record di oltre 50 richieste, con una straordinaria partecipazione di pubblico, specialistico e non, presente in tutti i tre giorni di convegno.
Mi preme poi ricordare la collaborazione internazionale con il prestigioso “Centre européen d’Etudes bourguignonnes”, che, sempre nel 2023, ha scelto proprio il “praticamente scomparso” Istituto ferrarese per organizzare il riuscitissimo convegno dal titolo “Ecclesiastici, intellettuali e artisti al servizio del principe, fra paesi borgognoni e Italia”; o ancora l’attesissimo incontro tra lo scrivente e Massimo Cacciari, ospitato di recente nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia.
Si potrebbe poi continuare, con le decine di richieste di consultazione e scambio che l’Istituto riceve da tutta Europa, grazie alla sua biblioteca, o con i numerosi attestati di apprezzamento, che le iniziative svolte quest’anno hanno già ricevuto, ma non è forse appropriato per un ente ormai destinato al totale fallimento, almeno a quanto scrive la Dottoressa Vincenzi. Infine, non mi risulta che Vincenzi abbia mai cercato di contattarmi personalmente o che io risulti in qualche modo “introvabile”. Se fosse così complicato scrivermi o cercare un mio contatto, non vi sono problemi: basta venire alle nostre innumerevoli iniziative, come la prossima Settimana di Alti Studi, in programma dal 24 al 26 ottobre 2024.
Grazie della cortese attenzione.
Cordiali saluti
Marco Bertozzi
Direttore Istituto di Studi Rinascimentali