Venerdì 24 maggio alle ore 17.30, presso la Manifattura dei Marinati di Comacchio, sarà ospite relatore Guido Zucconi, professore ordinario di storia dell’architettura presso l’Università Iuav di Venezia.
Il titolo dell’incontro è: “Venezia città d’acqua: quali idee per Comacchio? Storia, architettura e civiltà” e il tema trattato sarà quello del rapporto che una città può instaurare con l’acqua che la circonda e ne connota le caratteristiche economiche e sociali. Il focus sarà sulla città di Venezia, analisi che sembra imprescindibile per poter trovare risposte a domande che sono importanti anche per la piccola città di Comacchio. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐯𝐢𝐫𝐭𝐮𝐨𝐬𝐞 𝐨 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚? 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐥𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚? 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐭𝐢? 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐝𝐞𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐥𝐢 𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐨𝐠𝐠𝐢?
A rispondere a queste domande un relatore d’eccezione, il professor 𝐆𝐮𝐢𝐝𝐨 𝐙𝐮𝐜𝐜𝐨𝐧𝐢, architetto e storico dell’architettura italiano. Figlio del giornalista Guglielmo (1919-1998) e fratello di Vittorio (1944-2019). Vive a Venezia dove, fino al 2020, ha insegnato Storia dell’architettura presso l’Università IUAV. Laureato in architettura prima al Politecnico di Milano, poi presso l’Università di Princeton (Usa). Tra i fondatori dell’Associazione italiana di storia urbana (Aisu), ne è stato presidente dal 2009 al 2013; dal 2014 al 2017 presidente dell’Ateneo Veneto fino al 2017. Già membro del Collegio di Dottorato in Storia delle arti presso l’Università Ca’Foscari di Venezia. E’ stato coordinatore scientifico e membro di programmi di ricerca nazionali e internazionali. Attualmente tiene corsi all’Università di Padova, nell’ambito del programma internazionale “Erasmus Mundus”, coordinato dall’Université Sorbone Panthèon. Tra il 1999 e il 2013, “visiting professor” presso università britanniche (Edimburgo), francesi (Ephe e Sorbona 1 Panthèon), finlandesi (Helsinki), cinesi (Fudan/Shanghai) e cubane (Cujai/Avana). Ha tenuto conferenze e cicli di lezioni sia in Italia, sia in Francia, Spagna, Svezia, Finlandia, Belgio, Portogallo, Brasile e Usa. Nell’ambito della storia dell’architettura e della città, ha concentrato il suo interesse sul caso italiano tra Otto e Novecento, approfondendo il rapporto tra conservazione e urbanistica, tra professione e formazione didattica.
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