“Abbiamo convocato questo incontro per informare la città che il percorso partecipativo relativo all’ex caserma Pozzuolo del Friuli non verrà realizzato”. Così Francesca Cigala del Forum Ferrara Partecipata annuncia, con grande insoddisfazione, che il percorso promesso non è mai esistito. I flash mob che da 445 giorni li vedono presenti ogni venerdì sotto il volto del cavallo non si fermeranno, almeno fino al 7 giugno, per poi capire come potranno procedere le interlocuzioni con chi si insedierà.
Andando con ordine i rappresentanti del Forum ripercorrono le varie tappe a partire da quando nel febbraio 2023 veniva congelato il progetto Feris e “promessa la realizzazione di un percorso partecipato”. Percorso che nel febbraio del 2024 viene affidato al Consorzio Futuro in Ricerca (Cfr) stanziando 18.300 €. Il 14 maggio di quest’anno vengono quindi convocati a una riunione insieme a una ventina di associazioni anche se solo in 7 si presentano. Tra queste in tre lasciano l’incontro (Arci, Italia Nostra e il Forum stesso) dopo aver capito che non si tratta dell’avvio di un processo ma di un singolo momento.
Oltre al presidente del Cfr era presente la professoressa di storia dell’arte del Politecnico di Torino Rosa Tamborrino. A quest’ultima è stata affidata una ricerca scientifica per valutare “la storia e i possibili usi del comparto” che però “non prevede alcune percorso partecipativo”. Inoltre, spiegano, “un processo decisionale aperto a tutta la cittadinanza non viene preso in considerazione”.
Il problema non è nello studio che, anzi, “potrebbe anche andare bene” ma “come preliminare a percorso partecipativo”. Un percorso che dovrebbe prevedere diversi momenti di confronto e ascolto da parte dei soggetti coinvolti dove si coinvolgono cittadini e stakeholder dall’inizio e per tutto lo sviluppo del processo decisionale.
Insomma, scrivono in una lettera al Comune, “non possiamo che prendere atto della vostra intenzione di non procedere nella direzione del coinvolgimento dei cittadini in decisioni così significative per il futuro della città”. Confidano però “che si aprano nuove possibilità e opportunità per la realizzazione di un reali percorso partecipativo in relazione alla riqualificazione dell’ex caserma”.
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