Spettacoli
3 Maggio 2024
La rassegna di concerti del Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara, realizzati in convenzione con il Conservatorio F. Venezze di Rovigo, si conclude sabato 4 maggio con un concerto dedicato al repertorio russo tra Ottocento e Novecento

Ultimo appuntamento di Ferrara Cameristica al Ridotto del Teatro

di Redazione | 2 min

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Prosegue l’esperienza, inaugurata lo scorso anno, di collaborazione tra le classi di Musica d’insieme e da camera del Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara e del Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo, rafforzata sia dalla convenzione intercorsa tra le due istituzioni, sia dai legami reali creatisi tra i loro docenti e studenti. Grazie a “Ferrara Cameristica” abbiamo assistito ad un ampio ventaglio musicale dall’epopea barocca alle contaminazioni tra repertori colti e popolari del XX secolo, passando attraverso le grandi stagioni della musica da camera del XVIII e del XIX secolo.

A Ferrara i concerti sono stati ospitati in importanti sedi storiche e culturali della città tra i quali  Museo di Casa Romei, Museo archeologico e il Ridotto del Teatro Comunale, dove sabato 4 maggio alle 15.30 si conclude la rassegna con un concerto dedicato al repertorio russo tra ottocento e novecento da Shostakovich a Prokofiev.

In apertura sono presentati i celebri Cinque Pezzi, raffinate ed espressive melodie di gusto popolare, di Shostakovich; segue la ben più ampia Sonata op. 56 per due violini di Prokofiev, articolata nei quattro movimenti della “sonata da chiesa”, ma ovviamente con caratteri innovativi quali una melodia slava nel primo, una musica “di ferro e di acciaio” nel secondo, un intermezzo sognante con sordina ad libitum e una danza russa finale. Chiude, tornando indietro nel tempo, il brillantissimo Quintetto per fiati e pianoforte di Rimsky-Korsakov così commentato dallo stesso autore: “il primo tempo è nello stile classico di Beethoven (come non ricordare il Settimino)”; “il secondo contiene un fugato piuttosto riuscito per gli strumenti a fiato”; nel terzo “flauto, corno, clarinetto e pianoforte a turno suonano cadenze virtuosistiche, e ciascuna è interrotta dal fagotto”.

Protagonisti gli studenti dei Conservatori di Rovigo e Ferrara: Martina Carotta, Matilde Chieregato violini, Nil Magali Lopez pianoforte, Paolo Falcioni e Jacopo Pisani, violino, Camilla Masin flauto, Enrico Moretti clarinetto, Christian Scalaprice corno, Antonia Tessari fagotto, Marina Miani pianoforte.

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