Comacchio
1 Maggio 2024
La salinità per ora si mantiene sotto i 30 g per mille. L'Ente Parco e l'Anlc registrano 114 interventi di regolazione compiute in otto mesi

Valli di Comacchio: i controlli dei livelli delle acque

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Gli effetti dei mutamenti climatici, con l’innalzamento del livello del mare e le frequenti burrasche che spingono le acque verso terra anche in condizioni di bassa marea, rendono sempre più difficile sfruttare i momenti opportuni per far uscire acqua dalle Valli di Comacchio, un bacino che, a causa della subsidenza, si trova sempre più in basso rispetto al Mare Adriatico.

Fino a dicembre 2023 le maree, infatti, non hanno consentito di far defluire l’acqua, ma dall’inizio dell’anno ogni occasione è stata propizia per attuare il deflusso attraverso gli interventi effettuati in stretta collaborazione fra Parco e Associazione nazionale Libera Caccia, in base all’accordo siglato al fine di ottimizzare le operazioni di apertura e chiusura delle chiaviche che regolano l’equilibrio idraulico delle Valli di Comacchio ed in particolare nelle chiuse delle stazioni di pesca Foce e Bellocchio.

Il livello di salinità registrato nell’ultimo periodo nelle Valli di Comacchio si mantiene sotto i 30 g per mille (nel 2021 era al 55‰, ma l’obiettivo da raggiungere è 25‰), nonostante l’ininterrotta attività dei sifoni attivi sul fiume Reno fin da dicembre 2023, che consente di emungere acqua dolce dal corso d’acqua posto nell’area meridionale delle Valli.

Qualche dato per comprendere l’attività di controllo e regolazione delle acque: le manovre idrauliche svolte sia dall’Ente Parco che dall’Anlc presso le chiaviche di Stazione Foce registrano 20 interventi in gennaio, 30 in febbraio, in marzo 48; nella prima decina di giorni di aprile sono stati effettuati 16 interventi. Si tratta di 114 operazioni compiute complessivamente in 8 mesi, delle quali 20 operate dall’Ente Parco e 94 da parte dell’Anlc. Analoghi interventi hanno interessato la stazione di pesca di Bellocchio (a sud- est della Valli) ed operati dai volontari dell’Anlc: 20 nel mese di gennaio, a febbraio 12, a marzo 12, mentre la prima decina di giorni di aprile ha registrato 4 interventi, per un totale di 48 operazioni.

Lo stato di funzionamento delle chiaviche, per anni non oggetto della necessaria manutenzione, riduce notevolmente le possibilità di scarico delle acque, essendo molte di esse non più funzionanti; ora l’Ente Parco ha avviato un programma di manutenzione straordinaria, che però prevede investimenti economici rilevanti quando non addirittura il rifacimento dei manufatti.

Il canale Bellocchio – Gobbino, che permette la gestione delle acque nella parte meridionale delle Valli di Comacchio, è stato oggetto di un importante progetto di riapertura della foce a mare, realizzato dal Parco in collaborazione con il Comune di Ravenna nel 2022, ma questo intervento ha evidenziato un altro problema che rende difficile la circolazione idraulica, nonostante il buono stato di funzionamento delle chiaviche: il parziale interrimento del tratto mediano del canale, che rallenta notevolmente il deflusso delle acque.

Sono dunque necessarie risorse per intervenire sui manufatti idraulici e sul reticolo idrico, che potranno essere reperite dal Parco attraverso il Programma operativo Valli di Comacchio, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, ma che potrebbero essere assunte anche direttamente dalla Regione che ha in carico la gestione del canale Bellocchio – Gobbino, nell’ambito delle attività di protezione civile, e dal Comune di Comacchio, proprietario delle Valli di Comacchio e titolare dell’Azienda Faunistico-Venatoria valliva.

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