Politica
28 Aprile 2024
Sono quelli del Gruppo Finalmente 2024. Sono solo sei e la portavoce Claudia Zamorani, candidata con la lista Anselmo, li considera "la risposta, sobria ma efficace, alla martellante propaganda del sindaco Fabbri e della sua giunta"

Sei cartelli che sfidano la propaganda

di Redazione | 2 min

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Dalla parte degli invisibili

C’è una Ferrara invisibile che vive tra noi e che solo in pochi intercettano nella sua grande ricchezza ma anche nella propria disperazione. Sono i minori stranieri che mangiano, dormono, camminano tra noi senza che la città abbia la sensazione che esistano, salvo se compiono furti, danni o autolesionismi

Corecom. L’unico che continua a negare l’evidenza è Mazzatorta

L'intervento di Davide Nanni. L’unico che continua a negare l’evidenza dei fatti è Sandro Mazzatorta, direttore generale del Comune di Ferrara. Dopo aver cercato, inutilmente, di convincere il Co.re.com. che sui canali comunicativi del Comune non vi sarebbe mai stata “alcuna commistione tra elementi istituzionali ed elementi a scopo propagandistico-elettorale"

“Siamo la dimostrazione che un’altra Ferrara è possibile”. E’ orgogliosa dei cartelli elettorali del Gruppo Finalmente 2024 la portavoce Claudia Zamorani, candidata con la lista Anselmo. Cartelli che considera “la risposta, sobria ma efficace, della società civile alla debordante bulimia comunicativa e alla martellante propaganda del sindaco Fabbri e della sua giunta che da qualche settimana ci sta travolgendo con una valanga di cartelli elettorali di ogni dimensione e foggia, che sbucano da ogni dove e in ogni angolo della città con investimenti di denaro che immaginiamo robusti (quanto robusti? Ci piacerebbe saperlo) e che immaginiamo con soldi non pubblici”.

Il gruppo Finalmente 2024, riferisce Zamorani, “ha investito 300 euro del proprio Tfr, pagati di tasca propria, in numero 6 manifesti elettorali in edizione limitatissima, sulla cui affissione in prima battuta avevamo perfino dei dubbi perché società trovata a caso on-line. Invece persone serie”. Il risultato ci emoziona, e a voi? Un ringraziamento di cuore a mia figlia Emma, 16 anni – spiega la portavoced del gruppo – che con pazienza ha dato sostanza alle indicazioni un po’ visionarie della mamma confezionando il cartello nella cameretta di casa e con il proprio pc, e a tutto il meraviglioso gruppo Finalmente 2024: libero, felice, sicuramente non convenzionale”.

Il gruppo non ha potuto scegliere dove posizionare i cartelli, così ha pensato di creare una simpatica ‘caccia al cartello’. “La società (non ferrarese) a cui ci siamo rivolti (al buio) – spiega Zamorani – ci ha spiegato che il Comune di Ferrara ci avrebbe fatto sapere il luogo dell’affissione. Non subito però, né prima. Ma cinque giorni dopo, in base alla disponibilità. Nel frattempo sono stati fatti i primi avvistamenti e abbiamo perfino aperto una singolare, appassionante  caccia al cartello con i simpatizzanti della nostra pagina Facebook, che vi invitiamo a seguire. Già stati scoperti 5 cartelli su 6. Ancora ignota la posizione esatta del sesto, anche se sappiamo trovarsi in via Bologna, ma non a quale altezza. Nel caso, fateci sapere. I sei cartelli elettorali di Finalmente 2024 sono la dimostrazione che un’altra Ferrara è possibile. Di questa martellante propaganda siamo stanchi perché la città è  di tutti e non solo di chi se la può permettere e per questo ostenta tutto il potere di cui è capace”.

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