Politica
18 Aprile 2024
Maresca: "Per la prima volta sono preoccupato anche dal punto di vista economico oltre che nel merito"

Comune di Ferrara. I debiti in aumento preoccupano le opposizioni

di Pietro Perelli | 2 min

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Duecentoventi euro per un aperitivo a cui erano presenti 4 persone tra cui sindaco e vicesindaco rendicontati come spesa di rappresentanza. Nulla di illecito, ma è un dato che Dario Maresca (I Civici) fa presente durante la discussione in merito al Rendiconto di gestione dell’esercizio 2023 nel rimarcare che “per la prima volta sono preoccupato anche dal punto di vista economico oltre che nel merito”.

Se infatti negli scorsi anni era stato presentato un bilancio che vedeva una continua diminuzione del debito rispetto agli anni precedenti, nel 2023 questo torna a crescere passando dai 69 milioni del 2022 ai 72 del 2023. Così, in questa fine consiliatura, Maresca si trova, insieme ai consiglieri del Pd Elia Cusianto e Francesco Colaiacovo, a criticare l’aspetto economico del Rendiconto oltre che il merito delle scelte fatte dall’amministrazione.

“L’assessore non brilla per trasparenza” dice Maresca riferendosi alla spiegazione di Fornasini in cui si concentra sul risultato di competenza positivo tralasciando gli altri indicatori che invece sono negativi. L’equilibrio di bilancio e l’equilibrio complessivo, inseriti nel Rendiconto di gestione approvato in consiglio comunale, riportano valori negativi. “Indizi che dicono che nel 2023 abbiamo speso di più di quello che abbiamo incassato”. Chiaramente, specifica il consigliere de I Civici, “non siamo andati in malora perché abbiamo coperto la perdita con i patrimoni degli anni precedenti”.

Questo e l’innalzamento dell’indebitamento sarebbero quindi “un primo passo” verso quello che ancora non è definibile “dissesto” ma che i consiglieri di opposizione mettono sotto la lente di ingrandimento. Cusinato fa notare alcune spese a suo avviso eccessive come quelle per l’esternalizzazione di incarichi legali “quando avevamo uno dei migliori uffici” oltre all’utilizzo di fondi legati al NextGen Eu “con criterio ordinario invece di straordinario” quando invece dovrebbero servire per le future generazioni.

Colaiacovo arriva a parlare di “soldi sprecati che ricadranno sulle prossime generazioni” e rimarca la sua preoccupazione, “in un solo anno gli indici negativi sono tanti” e la situazione sarebbe “grave” se si “dovesse ripetere”. Insomma, ancora non si può parlare di bilancio in dissesto ma, come già riportato in diverse occasioni, le opposizioni sono preoccupate per l’incremento della spesa. Incremento, fanno presente, non giustificabile con la pandemia, l’inflazione o l’aumento dei costi energetici che erano peggiori nel 2022 quando invece il debito era diminutio.

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