Salute
18 Aprile 2024
Il convegno ha riempito la Sala della Musica in via Boccaleone. La dg Calamai: "La partecipazione attiva dei cittadini è significativa e va a influenzare il funzionamento delle due Aziende"

Comunità e Sanità. L’Ausl rilancia il ruolo dei Comitati Consultivi Misti

di Redazione | 5 min

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Il rapporto con i cittadini in forme organizzate è un elemento importante e strategico per la qualità dei servizi sanitari. È quanto emerso nel corso del convegno “Comunità e Sanità: il ruolo dei Comitati Consultivi Misti dalla parte del cittadino” che, nella mattinata di martedì 16 aprile, ha riempito la Sala della Musica in via Boccaleone 19 a Ferrara.

Ampia partecipazione all’evento pubblico, promosso dalle Aziende Sanitarie ferraresi e patrocinato dal Comune di Ferrara con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e rilanciare il ruolo dei Comitati Consultivi Misti (Ccm), organismo
consultivo previsto dalla legge che rappresenta la possibilità di partecipazione organizzata delle Associazioni di volontariato e di tutela dei diritti in ambito sanitario e sociosanitario, che ha richiamato l’attenzione, oltre degli stessi componenti dei Comitati, dei volontari di associazioni ed enti del Terzo Settore e del personale sanitario.

Convinta del prezioso contributo che l’iniziativa avrebbe apportato anche al lavoro dei professionisti della sanità, la direzione aziendale attraverso l’organizzazione della Uoc Formazione e Processi della Docenza Integrata aveva inoltre accreditato l’evento per la formazione continua in medicina (crediti Ecm). “La partecipazione attiva dei cittadini è significativa e va a influenzare il funzionamento delle due Aziende, per questo vi è la necessità che la dialettica fra due parti sia costruttiva grazie anche al ruolo rappresentato dai Comitati Consultivi Misti, importanti fin dalla loro creazione e che hanno sempre continuato a evolversi quale parte integrante del sistema delle relazioni col cittadino, dell’informazione e della comunicazione” ha dichiarato Monica Calamai, direttrice generale Azienda Usl e commissaria straordinaria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, in occasione dell’apertura dei lavori.

Un intervento ad ampio raggio, dagli aspetti già in corso (creazione di gruppi di lavoro su segnalazioni, in particolare per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e organizzazione di iniziative pubbliche) alle sfide future (consolidamento del percorso formativo per ‘pazienti esperti’ nei Pdta e sperimentazione di nuove raccolte e analisi per le segnalazioni).

“I Ccm promuovono il miglioramento della qualità dei servizi e identificano nel contributo delle associazioni di volontariato e di promozione sociale un indispensabile interlocutore con cui collaborare e confrontarsi dialetticamente. L’Azienda sanitaria a sua volta si impegna a organizzare momenti di formazione e confronto” ha sottolineato quindi la dottoressa Calamai, anticipando la prossima grande sfida: “Il rinnovo a fine anno delle cariche e dei componenti dei Ccm” ha inoltre detto la direttrice.

Le traiettorie per la qualità dei servizi sanitari a 30 anni dell’istituzione dei Ccm sono state affrontate da Marilena Fabbri, responsabile Rapporti con la cittadinanza e associazioni di utenti, direzione generale Cura della Persona, Salute e Welfare, della Regione Emilia-Romagna, che ha evidenziato: “La partecipazione dei cittadini all’interno dei servizi sanitari è prevista dal legislatore non solo come diritto ma anche come responsabilità. Il rapporto con i cittadini e le loro forme associative costituisce un patrimonio irrinunciabile per la garanzia del sistema, con un ruolo di stimolo, verifica dei bisogni, supporto nella programmazione, monitoraggio dei risultati e dell’efficacia deiservizi, verifica dell’accessibilità, equità, rispetto della dignità dei pazienti e umanizzazione delle cure, riduzione del rischio clinico. Un pungolo che richiama le istituzioni a porsi dal punto di vista del cittadino”.

Un impegno raccontato dalla voce degli stessi protagonisti, a partire da Cesare Guzzon, nella doppia veste di presidente Ccrq – Comitato consultivo regionale per la qualità dei servizi sanitari dal lato del cittadino e vicepresidente del Ccm Sud Est che ha ripercorso il lavoro a livello regionale e locale: “Grazie alla recente riorganizzazione, ora il Ccrq appare sotto l’area rapporti con la cittadinanza e rappresentazione degli utenti. Un ruolo ben definito per affrontare un dialogo sempre più proficuo fra Aziende sanitarie e CCM locali, individuando percorsi di miglioramento”.

Tanti gli spunti di lavoro per arricchirne il funzionamento, come dichiarato dal presidente del Ccm Centro Nord Davide Brugnati che, ringraziando la predecessora Laura Negrini, ha evidenziato: “L’obiettivo specifico dei Ccm è permettere un dialogo fluido, completo e pertinente fra cittadini, associazioni di volontariato, Aziende sanitarie per ottenere un miglioramento dei servizi. L’auspicio è divulgare quello che i Ccm fanno per renderli conosciuti da più persone e che le associazioni di volontariato comprendano l’importanza dei Comitati per partecipare in maniera attiva al loro miglioramento”. “Un impegno che ci coinvolge tutti, come dimostrato dalla tanta partecipazione a questa
giornata” ha dichiarato il presidente del Ccm Ovest Nevio Finotelli che sottolinea: “Dobbiamo ripartire dalla necessità della consultazione fra le parti per vagliare la bontà dei progetti sviluppati dalle Aziende Sanitarie e contribuire al miglioramento. E individuare un punto di ascolto che nel Distretto Ovest aprirà una volta a settimana per ascoltare le istanze dei cittadini”.

Uno sguardo trasversale dal territorio all’ospedale, come evidenziato dalla presidente del Ccm OspFe, Lina Pavanelli che ha portato la propria esperienza “dai tempi d’oro alla crisi del volontariato, per riflettere sull’evoluzione della rappresentanza dei cittadini nelle politiche sanitarie anche a seguito della pandemia”. Un rapporto strettamente legato con il “Ruolo della comunicazione al servizio della cittadinanza” e con il “Ruolo dell’Urp dalla parte del cittadino” illustrati rispettivamente dal direttore delle Uoc Comunicazione e Accoglienza Tutela e Partecipazione Francesco Pagnini e dalla responsabile Urp OspFe Olga Gamberini, che ha messo in luce l’importanza di presentare le segnalazioni (reclami ma anche suggerimenti e note di ringraziamento).

L’evento, che ha visto la presenza delle amministrazioni comunali di Ferrara e Cento in rappresentanza del Distretto Centro Nord e Ovest, si è concluso con una “chiamata all’azione” da parte del Csv – Centro Servizi Volontariato Terre Estensi rappresentato dal consigliere Mario Ansaloni: “Sempre di più si parla di amministrazione partecipata perché è in continua crescita l’interesse del pubblico per il terzo settore. Invito le associazioni a pensare ai rinnovi dei Ccm, in programma per il termine dell’anno 2024, così da arrivare pronti per gennaio 2025, per diventare da spettatori ad attori nel sociale e nel sociosanitario”.

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