Comacchio
13 Aprile 2024
Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle

Bolkestein. Croatti (M5S): “Governo inerte e caos sui litorali, subito le gare”

di Redazione | 2 min

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Si avvicina l’inizio della stagione estiva e sui nostri litorali è il caos per l’inerzia di un governo incapace e irresponsabile che, come abbiamo sempre detto, non è ‘amico’ dei balneari e dei piccoli imprenditori ma al contrario è artefice di una situazione di incertezza che sta distruggendo il comparto e avrà conseguenze gravissime sull’offerta turistica del Paese e sull’economia di tante località a vocazione balneare. A questo quadro si aggiunge la costosa infrazione europea che minaccia sempre più concretamente l’Italia dopo che la Commissione UE ha rispedito indietro la mappatura farsa costruita dal governo Meloni per chiedere l’uscita delle nostre concessioni demaniali dalla direttiva Bolkestein. Ennesima figuraccia di un esecutivo che per difendere privilegi feudali di pochi provoca danni enormi a tutti i cittadini”.

Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti, che aggiunge: “Intanto sui nostri arenili i concessionari uscenti stanno preparando gli stabilimenti senza sapere se hanno titoli legittimi per iniziare la stagione, considerato che le proroghe generalizzate al 31 dicembre 2024 sono state considerate illegittime. Come M5S abbiamo sempre detto che la Bolkestein andava trasformata in una grande opportunità per il Paese: eliminare privilegi inaccettabili e garantire maggiori diritti a tutti i cittadini, aumentare la competitività del comparto e quindi quella della nostra offerta turistica con investimenti in sostenibilità, valorizzazione delle micro e piccole imprese, maggiori servizi e maggiore occupazione. Il governo Meloni ha scelto invece una strada che porta al baratro. I comuni costieri devono agire rapidamente per salvare la stagione facendo partire immediatamente i bandi per le evidenze pubbliche e dovranno farlo in ordine sparso, senza quel quadro normativo e giurisprudenziale che il M5S aveva già preparato nel DL concorrenza nel luglio del 2022 ma che il governo Meloni ha buttato a mare, insieme al futuro del comparto balneare”.

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