Spettacoli
28 Marzo 2024
Crescita costante nel tempo: dalle 184 alzate di sipario del 2019 alle 221 del 2023. Aumentato anche il numero di concerti di Ferrara Musica

Teatro Comunale in numeri, il bilancio di cinque anni di attività

(Foto di Marco Caselli Nirmal)
di Redazione | 12 min

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Il Teatro Comunale presenta alla cittadinanza il bilancio quinquennale 2019-2024, una sorta di resoconto di quanto fatto dall’inizio della nuova gestione, tra le difficoltà del periodo Covid e il rilancio delle attività e delle varie stagioni.

A intervenire sul tema, al Ridotto del teatro, sono stati Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Michele Placido, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Francesco Micheli, presidente dell’Associazione Ferrara Musica, oltre a Moni Ovadia, direttore generale della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Dario Favretti, direttore organizzativo dell’Associazione Ferrara Musica, e Marcello Corvino, direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

“Presentiamo oggi, nella 62esima Giornata mondiale del teatro, il bilancio quinquennale di un Teatro che sta al passo coi tempi – ha dichiarato Gulinelli – e che anzi è già proiettato nel futuro. Un Teatro che si confronta con i migliori teatri d’Italia e del mondo, che produce propri spettacoli e che li esporta in altre realtà italiane, europee e anche internazionali, come avvenuto per le produzioni liriche e per gli spettacoli di danza contemporanea. Un Teatro accogliente, che collabora con le realtà associative e commerciali e supporta gli altri enti culturali del territorio, oltre a realizzare spettacoli e iniziative anche fuori dalle sue pareti. Un teatro che investe sul futuro, attento alla formazione del suo pubblico, con un occhio di riguardo rivolto ai giovani. Non ultimo, un Teatro che investe su se stesso e sulla città: su 45 lavoratori sono state infatti 11 le stabilizzazioni lavorative in questi 5 anni, 13 i passaggi di livello e 7 le assunzioni di nuove figure professionali. Ringrazio i direttori e i presidenti della Fondazione e di Ferrara Musica, e tutto lo staff del Teatro Comunale di Ferrara per aver ottenuto obiettivi importanti”..

“In questi cinque anni – ha aggiunto Micheli – abbiamo rilanciato Ferrara Musica, offrendo un programma alto di musica d’arte in linea con la grande tradizione del passato, da quando nel 1989 fu creata da Claudio Abbado. Sono stati nostri ospiti i più importanti artisti, le migliori orchestre, ed è stato proposto un forte progetto di sostegno a giovani talenti, sia italiani che stranieri, vincitori dei più rinomati concorsi internazionali. Il brand di Ferrara Musica è tuttora molto ben conosciuto e apprezzato in Italia e ovunque nel mondo musicale internazionale. Nel ringraziare il Sindaco Alan Fabbri che ha promosso il rilancio, l’Assessore Marco Gulinelli per la forte collaborazione assieme al Presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi a Enzo Restagno, Dario Favretti e Francesca Colombo, con il solido gruppo di lavoro che ci affianca, è stata messa in campo e attuata un’attenta politica culturale, che ha portato alla miglior interpretazione delle nuove esigenze del pubblico sempre più presente agli spettacoli, attraverso l’utilizzo efficace dei social e delle nuove strategie digitali, creando soprattutto un forte impatto e un significativo aumento della presenza dei giovani – attestata attorno al 20%. Il nostro forte obiettivo è sempre quello che venga attribuito alla magica città di Ferrara anche il titolo di Città della Musica”..

“Potete comprendere il mio orgoglio, la mia felicità – sono le parole di Placido – per essere parte delle persone che hanno portato il Teatro Comunale Claudio Abbado a risultati strepitosi. Verrò a Ferrara subito dopo le feste pasquali, perché ci sono degli impegni importanti per il nostro teatro, per consolidare il successo ottenuto in questi anni e andare anche oltre. Sarò sempre uno di voi”.

Il Teatro di Ferrara in numeri

L’attività del Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, dal 2019 al 2024, non si è mai fermata. Neppure nel difficile biennio 2020-2021, quando l’emergenza pandemica ha imposto alle sale teatrali italiane mesi di chiusure. All’Abbado la programmazione è sempre stata ricchissima e diversificata in questi cinque anni. E il 2 maggio 2021 è stato il primo teatro d’Italia a riaprire le sue porte al pubblico.

Un lavoro reso possibile anche grazie ad uno staff di alto livello composto da 45 professionisti. Dal 2019, la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara ha assunto 7 nuove figure professionali; ha stabilizzato 11 lavoratori e attuato 13 passaggi di livello.

Se nel 2018 si contavano 166 alzate di sipario, nel 2019 sono diventate 184. Il 2020 è stato segnato dalla pandemia, registrandone 75, il 2021 è stato l’anno della ripartenza e ne ha contate 97, ma il 2022 ha superato i livelli pre-pandemici: 214 alzate di sipario, che sono arrivate a 221 nel 2023.

Negli ultimi cinque anni il Teatro Comunale di Ferrara si è inoltre aperto ancora di più alla città, facendo di piazze, parchi e monumenti, palcoscenici culturali a cielo aperto, per un totale di 186 eventi e spettacoli complessivi realizzati fuori dalle mura dell’Abbado. Nel 2020 sono stati 14 gli spettacoli in Castello, nel 2021 salgono a 33 con il Comfort Festival e gli eventi al nuovo parco Marco Coletta, cuore del rinnovato e riqualificato quartiere Giardino. Nel 2022, tra gli eventi al parco Marco Coletta, il Parco di Musica, la Notte rosa e l’Alba in Certosa, si contano 57 eventi. Il 2023 è l’anno del maxi concerto di Bruce Springsteen, prima data italiana del tour dopo sette anni, cui si aggiungono i Comfort Festival, Giardino per tutti, Street music, Concerto all’alba, Concerti gospel, Amii Stewart, per un totale di 22 eventi. Ma il 2024 ne totalizza ben 80: il Festival Rabicano del Teatro Nucleo, la Notte Rosa, l’Alba in Certosa, i Concerti al Parco Giordano Bruno, i Concerti al parco Marco Coletta, il Comfort Festival, Sanremo Rock, la Street music e il Concerto all’alba al parco Urbano. In totale sono stati 186 gli eventi straordinari del teatro per la città.

I numeri raccontano inoltre che, in questi anni, l’Abbado si è sempre dimostrato accogliente nei confronti di scuole, associazioni, istituzioni, come il Meis ed enti: nel 2023 ospita 153 eventi organizzati da realtà esterne al teatro, nel 2018 erano 70; 102 nel 2019; 46 nel 2020; 77 nel 2021; 101 nel 2022.

Gli anni della pandemia: 2020-21: i grandi artisti in streaming all’Abbado

Nel difficile biennio 2020-2021, al Teatro Comunale di Ferrara ha inaugurato la Sala degli argani, il 17 ottobre 2020, un meraviglioso spazio situato nel sottotetto del Comunale. Nello stesso mese, a ottobre 2020, e nel medesimo contesto, Riccardo Muti è salito per la prima volta sul podio a Ferrara per dirigere l’orchestra giovanile Cherubini al Teatro Comunale, e a dicembre, il teatro, chiuso al pubblico a causa della pandemia, ha deciso di omaggiare gli spettatori con Alessandro Baricco, che ha registrato sul palco dell’Abbado la lezione-spettacolo Ludwig van Beethoven. Cinque cose da sapere sulla sua musica, andata in onda in anteprima sul canale YouTube del Comunale, in poche ore 50mila visualizzazioni, ora siamo a 94.241. Nello stesso mese, Francesco Gabbani e Andrea Griminelli hanno regalato al pubblico in streaming uno spettacolo natalizio, che è stato trasmesso in diretta sul sito del Comune di Ferrara.

Nel 2021, mentre in tutta Italia si assisteva a una desolante alterazione del paesaggio culturale, perché il pubblico – soprattutto over65 – si riavvicinava con difficoltà al teatro, l’Abbado era “inarrestabile”. Ad aprile, la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara ha regalato al pubblico Cantata d’autore di Simone Cristicchi, su YouTube (in prima assoluta il 30 dicembre 2020). Il direttore generale del Comunale Moni Ovadia e il giornalista e scrittore Corrado Augias, il 27 gennaio 2021, hanno portato sul palco ferrarese A cosa serve la memoria. Racconto a due voci, trasmesso in streaming. E a febbraio, Enrico Ruggeri ha registrato lo spettacolo, poi trasmesso sul canale YouTube del teatro, L’amore ai tempi del colera (produzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara). In occasione dell’8 marzo 2021, il teatro ha proposto il dibattito Femminismo, diritti e spiritualità con la filosofa Laura Boella, la storica Lucetta Scaraffia e l’antropologa Maryan Ismail, Moni Ovadia e Vittorio Robiati Bendaud in streaming. Qualche giorno dopo, Ferrara Musica ha partecipato alla stagione di Silenzio in sala a tempo di Musica con il concerto della pianista Gile Bae. Un appuntamento – in streaming gratuito dal Teatro Comunale – che ha di fatto segnato la ripresa dell’attività concertistica, seppur senza pubblico in sala.

Ma il 2021 è anche l’anno che ha accolto la realizzazione del film, in cui convivono teatro e cinema, Passio Christi. I versi di Luzi e l’umanità della sofferenza per il cammino pasquale. Prodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara da un’idea di Michele Placido su testi, oltre che di Mario Luzi, anche di Dario Fo e Salmi biblici a cura di Moni Ovadia (oltre 11,5mila views su YouTube), ripreso dalla critica e seguito con attenzione dai media nazionali. Inoltre, per la prima volta nel 2021, hanno visto la luce: la manifestazione Interno Verde Danza; la Stagione estiva del teatro; il Comfort Festival; il ciclo di conferenze Prima della Prima e Ferrara sale sul podio, in cui gli alunni delle scuole elementari salivano sul podio per dirigere un’orchestra.

Il biennio 2022-2024: l’Abbado primo per qualità artistica in Italia

Nel biennio 2022-2024, il Teatro Comunale di Ferrara si distingue per essere un teatro di qualità. «Primo per qualità artistica tra i teatri di tradizione in Italia» nel 2023, a pari merito con la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, secondo la classifica stilata dal ministero della Cultura. Un punteggio che ha rappresentato la base per gli stanziamenti economici. A tal fine, per l’attività del 2023, al Teatro Comunale sono stati assegnati 724.459 euro per la lirica (nel 2022 erano stati 670.796), mentre per la danza sono stati assegnati 133.332 euro, oltre 15mila euro in più del 2022. Tra il 2022 e il 2024 vengono rappresentati all’Abbado 395 spettacoli, che uniti ai 154 concerti di Ferrara Musica, raggiungono un totale di 549. Tra il 2022 e il 2024 vengono rappresentati all’Abbado 395 spettacoli, che uniti ai 154 concerti di Ferrara Musica, raggiungono un totale di 549.

Il biennio 2022-2024: un teatro che produce e viaggia nel mondo

Un teatro di qualità che produce cultura in città e la esporta in tutto mondo. Come è avvenuto con il repertorio mozartiano: dal Don Giovanni, che ha debuttato all’Abbado nel 2022 ed è stato acclamato anche in Corea del Sud, dove la produzione ferrarese è stata inserita nel cartellone della prestigiosa Daegu Opera House, a Le Nozze di Figaro, andata in scena dal 30 giugno al 2 luglio 2023 e trasmesso anche in diretta streaming su OperaVision, la piattaforma gratuita di Opera Europa, supportata dal programma dell’Unione Europea Creative Europe. Della scorsa stagione fa parte anche la produzione di Catone in Utica, trasmessa anche questa in diretta streaming su OperaVision, raggiungendo le 24.021 visualizzazioni. Uno spettacolo guardato in tutto il mondo, che ha riscosso enorme successo negli Stati Uniti, in Spagna e in Germania. Anche Sacro Vivaldi fa parte delle produzioni del Teatro Comunale di Ferrara, un viaggio alla scoperta dei capolavori dell’arte sacra condotto da Vittorio Sgarbi, assieme all’Orchestra Barocca Città di Ferrara, Konzertmeister Antonio Aiello e il coro Accademia dello Spirito Santo. Per la stagione di Opera e Balletto 2023/2024 il Teatro Comunale di Ferrara ha co-prodotto l’Orlando Furioso, che tra pochi giorni (5 e 7 aprile) andrà in scena all’Abbado (trasmesso anche su OperaVision), con la direzione di Federico Maria Sardelli e la regia di Marco Bellussi, la cui a programmazione è in corso, ma l’Orlando Furioso volerà sicuramente oltreoceano in Corea del Sud, alla Daegu Opera House e in Germania, a Bayreuth.

Un teatro che produce e che apre una finestra per il pubblico sul variegato panorama artistico che ospita. Lo fa attraverso i laboratori per ragazzi e insegnanti, le conferenze tenute da illustri esperti, come gli eventi che precedono le Opere (Prima della Prima) e gli incontri con le compagnie. In quest’ottica si inserisce anche Prima della Prima in tv. Generazione Z all’Opera: nel format televisivo, trasmesso anche su YouTube, i giovani ferraresi raccontano i principali titoli della Stagione di Opera Balletto, mettendosi in gioco davanti alle cineprese.

Per sua natura, attento ai giovani, il Teatro Comunale di Ferrara ha deciso di investire sul futuro con il corso Cantante 4.0, che prenderà il via ad aprile 2024, realizzato con il sostegno del Comune di Ferrara, del ministero della Cultura e della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, organizzato da Com2. Un’iniziativa totalmente gratuita, diretta da Leone Magiera e realizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, l’associazione Leone Magiera, Ravenna Festival, il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e Paganini Congressi. Il corso, che conta un massimo di 15 partecipanti, formerà professionisti dell’arte del canto capaci di integrare tradizione e innovazione.

La poesia è diventata protagonista a Ferrara nel 2024 con la prima edizione del Festival della poesia Roberto Pazzi. La rassegna, ideata dal direttore artistico del Teatro Comunale Marcello Corvino, è dedicata al pluripremiato poeta, romanziere e giornalista recentemente scomparso.

Da sottolineare le collaborazioni con i giovani artisti di The Ferrareser, un’associazione di promozione sociale composta da oltre 40 tra illustratori e artisti che vivono o hanno vissuto a Ferrara e che hanno curato le illustrazioni della stagione Opera Balletto. Importante è stato anche il ruolo della nuova biglietteria, in corso Martiri della Libertà, di fianco al teatro, all’interno degli spazi dell’ex Antiquario Zoboli, che ora, grazie al cambio di sede, ospita anche il bookshop del Teatro Comunale. E non da ultimo, l’utilizzo da parte del teatro della Rotonda Foschini per le mostre come un museo a cielo aperto.

Ferrara Musica: eccellenza che prosegue nel segno di Claudio Abbado

Sotto la presidenza di Francesco Micheli e la direzione artistica di Enzo Restagno, Ferrara Musica in questi cinque anni ha innalzato ulteriormente il livello della sua qualità artistica: sono stati protagonisti delle stagioni concertistiche direttori tra i migliori del panorama internazionale, come Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Gianandrea Noseda, Fabio Luisi e Ivan Fischer; violiniste del livello di Isabelle Faust e Janine Jansen. Pianisti del calibro di Maurizio Pollini, Martha Argerich, Mikhail Pletnev, Daniil Trifonov, Alexander Gadjiev e Gile Bae; ensemble come la Filarmonica della Scala, la Chamber Orchestra of Europe, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra Mozart, la cui residenza attuale, dedicata all’integrale delle Sinfonie di Beethoven, ha fatto seguito a quella della European Union Youth Orchestra.

In parallelo è stato aumentato il numero complessivo dei concerti per stagione, che quest’anno è arrivato a toccare il numero di 60, grazie alla felice collocazione domenicale dei concerti di Ferrara Musica al Ridotto, realizzati in collaborazione con il Conservatorio, l’Orchestra Città di Ferrara, l’Associazione Bal’danza e l’Accademia Corale Veneziani. Sono state create delle nuove rassegne, che prima non esistevano: come FeMu Edu, dedicata alla formazione del pubblico più giovane, o Ferrara Musica a Casa Romei, rassegna estiva in uno degli spazi monumentali più suggestivi della città. Durante la chiusura del Covid è stato avviato il progetto di realizzazione dell’archivio digitale di Ferrara Musica, consultabile già da tre anni e ancora in corso di arricchimento.

Sono state valorizzate le eccellenze della cultura e della storia estense, con la riscoperta di Girolamo Frescobaldi – al quale in ogni stagione è stato dedicato un cartellone di appuntamenti musicali in occasione del suo compleanno – e di tutti quei compositori che nel Rinascimento hanno lavorato alla corte degli Estensi, come Josquin Desprez, Jacob Obrecht o Gesualdo da Venosa, portando le loro musiche negli spazi cittadini dove erano probabilmente risuonate per la prima volta, come a Palazzo dei Diamanti o nella stessa Casa Romei. Non è mancata l’attenzione per la musica contemporanea, con dei focus dedicati a Fabio Vacchi, Luca Francesconi, Marcello Panni e Alessandro Solbiati.

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