Politica
27 Marzo 2024
La segreteria del Pd: "Un sindaco non può essere chiamato a rispondere e pagare, solo e unico, per scelte e omissioni di altri enti preposti"

La comunità del Pd di Ferrara si stringe intorno a Nicola Minarelli

di Redazione | 4 min

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La comunità del Pd di Ferrara si stringe intorno a Nicola Minarelli, ex sindaco di Portomaggiore e attuale segretario provinciale condannato dalla Corte d’Appello di Bologna alla pena complessiva di 1 anno e 2 mesi con la condizionale. Era imputato con l’accusa di omicidio colposo plurimo per l’incendio al poligono di Portomaggiore e ora, con ogni probabilità ricorrerà in Cassazione.

A fianco di Minarelli, in una sentenza che “ha visto la Corte d’appello di Bologna rovesciare completamente l’esito della sentenza di primo grado che lo aveva assolto”, i componenti della segreteria provinciale del Pd. La tragica vicenda ha nel suo transitorio esito giudiziario un che di assurdo – dicono -. Lasciando intatto il dolore per il tragico evento, rinnovando la vicinanza alle famiglie per la perdita dei loro cari, crediamo importante sottolineare alcune perplessità sulle valutazioni totalmente opposte dei giudici di secondo grado, con il rischio di allontanare sempre di più le persone dall’ambizione di voler amministrare e governare un territorio con competenza e dedizione, caratteristiche che riconosciamo in pieno a Minarelli“.

“Le responsabilità di chi amministra il territorio sono tantissime – aggiungono -, ma un sindaco non può essere chiamato a rispondere e pagare, solo e unico, per scelte e omissioni di altri enti preposti, specie in situazioni gravi e complesse come quella in oggetto”. 

“In attesa del giudizio della Cassazione” esprime la mia piena solidarietà anche la sindaca di Codigoro Alice Zanardi per “un bravo sindaco, un amministratore pubblico serio e preparato”. “Così come l’abolizione del reato dell’abuso d’ufficio è un percorso avviato – continua -, per fornire risposte concrete a quegli amministratori pubblici che, dopo anni e diversi gradi di giudizio vengono scagionati, allo stesso modo la vicenda che sta interessando Minarelli mette in luce altri aspetti del nostro ordinamento giuridico, attorno ai quali è necessario riflettere“.

Secondo Zanardi infatti “non può essere ritenuto responsabile assoluto di tutto ciò che accade un primo cittadino”. Inoltre non può essere “chiamato in prima persona a pagare anche per errori e mancanze commessi da altri”. “Seppur nella consapevolezza della tragica, grave vicenda che ha colpito diverse famiglie e la comunità di Portomaggiore – continua -, non è giusto che siano ritenuti responsabili i sindaci per qualsiasi evento che procura danni gravi a cose o a persone, anche in ambiti privati“.

La sindaca di Codigoro rinnova “ai familiari delle vittime la solidarietà e la vicinanza per il dolore che li ha colpiti improvvisamente e che da anni li accompagna”. Ricorda però che “è altrettanto doveroso compiere una riflessione sulla sentenza, che va certamente rispettata”. “Il caso in questione – conclude – stimola approfondimenti ulteriori attorno ad una vicenda che, invece dovrebbe restare confinata nell’alveo della giurisprudenza”.

“Le sentenze si rispettano, sempre. Così come è massima la fiducia negli organi della giustizia” dice invece il sindaco di Cento Edoardo Accorsi. “Ciononostante – aggiunge -, pur senza aver letto le motivazioni della corte non ancora disponibili, non posso che esprimere disappunto per la condanna di Nicola, oltre che grande dispiacere. Così passa un principio per cui un sindaco, a prescindere dal colore politico che rappresenta, in una città sia responsabile di qualsiasi cosa, anche al di fuori dalle proprie aree di competenza. Dispiace che debbano essere persone per bene, che hanno dedicato totalmente anni della propria vita per la cosa pubblica, a pagare per altri. A Nicola, e alla sua famiglia, esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà.”

Secondo il sindaco di Argenta Andrea Baldini “la condanna di Nicola Minarelli per la vicenda del Poligono di Portomaggiore ha dell’incredibile”. “Sono convinto – spiega – che questa nuova sentenza, che ribalta i primi gradi di giudizio, sia da attribuire a un vuoto normativo e alla volontà di individuare necessariamente un colpevole“.

Da sindaco sa bene che “il carico di responsabilità che quotidianamente viene attribuito ai sindaci è enorme; ognuno degli 8.000 sindaci italiani ne è consapevole, ogni giorno, nel quotidiano, ordinario e straordinario, esercizio delle sue funzioni. Questa sentenza aggiunge a questo carico sproporzionato l’ulteriore consapevolezza che la responsabilità di cui ci si fa carico è anche quella di terzi, e su questa responsabilità si potrà essere condannati colpevoli. Esprimo solidarietà a Nicola Minarelli”.

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