Portomaggiore
16 Marzo 2024
Antonio Muzi, comandante della Compagnia di Portomaggiore, ha ricevuto la notifica dal comandate provinciale durante una breve cerimonia

Il comandante della stazione di Portomaggiore ha avuto il grado di maggiore

di Redazione | 2 min

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Antonio Muzi, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia dei carabinieri di Portomaggiore ha avuto la promozione al grado di maggiore. La notifica è stata data durante una breve cerimonia dal comandate provinciale, il colonnello Alessandro Di Stefano, alla presenza degli ufficiali del comando provinciale.

L’ormai maggiore Muzi, classe ’64 e originario di Roma, sposato e padre di una figlia, vanta una lunghissima carriera, quasi tutta svolta nella provincia ferrarese. Arruolato nel 1981, dopo il percorso formativo, prima alla “Scuola Allievi Carabinieri” di Roma prima e poi alla “Scuola Sottufficiali” Carabinieri di Firenze, è stato destinato, alla Stazione di Portomaggiore.

Dopo due anni è stato trasferito alla Stazione di Voghiera e ancora al Nucleo Carabinieri Banca d’Italia di Ferrara come addetto alle scorte e poi presso l’Aliquota Radiomobile del capoluogo estense, ove si è occupato di pronto intervento “sul campo” per due anni. Infine è approdato al Nucleo Operativo di Ferrara, occupandosi esclusivamente di attività investigative per ben 22 anni. 

Nel 2014 –  indossava il grado di Luogotenente – è tornato a Portomaggiore, ove ha assunto l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, articolazione da cui dipende la gestione del pronto intervento – con le “gazzelle” dell’Aliquota Radiomobile, coordinate dalla Centrale Operativa – nonché la direzione delle principali attività investigative che la Compagnia svolge sul territorio. Svolge anche funzioni vicarie del Comandante della Compagnia.

Ufficiale dal 2019, è stato confermato nel suo incarico a Portomaggiore, che ha retto fino ad oggi e che, anche dopo la meritata promozione al grado di maggiore, continuerà a reggere. 

Ha coordinato, solo per citare le più recenti, indagini in materia di contrasto ai reati contro la persona ed il patrimonio, allo spaccio degli stupefacenti ed al fenomeno del “caporalato in agricoltura”, particolarmente sentito nell’area portuense, ottenendo positivi risultati, riconosciuti ed apprezzati dalla scala gerarchia, dalle Autorità e dalla popolazione locale.

Il colonnello Di Stefano, evidenziando l’importanza e i maggiori oneri che conseguono a ogni promozione al grado superiore, si è congratulato con l’Ufficiale “per il meritato traguardo conseguito, concreta e tangibile conseguenza della professionalità e dell’impegno sempre profusi nel servizio”.

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