Attualità
13 Marzo 2024
Il 23 marzo torna fruibile dopo 5 anni, in occasione delle festività pasquali, "uno scrigno di opere d'arte e di fede"

Riapre la Cattedrale. Perego: “Una festa per tutta la città”

di Pietro Perelli | 3 min

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La Cattedrale di Ferrara riapre il 23 marzo con l’avvio delle festività pasquali. Sarà, dice il vescovo Gian Carlo Perego, “una festa per tutto il popolo di Dio e per tutta la città”. È questo il concetto che sia Perego che Massimo Manservigi, nominato da poco arciprete della Cattedrale, ribadiscono più volte durante la presentazione della riapertura. “Un evento – ribadisce Manservigi – per tutta la città, non solo per la diocesi”.

“Riapre dopo 5 lunghi anni” spiega invece Perego ricordando che rimarrà “un cantiere aperto”, concetto espresso già lo scorso dicembre durante il bilancio di fine anno della diocesi. Nonostante la riapertura rimangono ancora da completare alcuni lavori interni nella navata di sinistra mentre a breve partirà anche il secondo lotto di lavori al campanile e alle facciate. Un lavoro che sarà gestito dal Comune di Ferrara tramite risorse del Ministero della Cultura concesse all’interno del progetto “Ducato Estense”, quando a presiederlo sedeva ancora Dario Franceschini. La speranza è quella di vedere completata questa seconda tranche di lavori entro il 2035 quando saranno passati 900 anni dalla posa delle prima pietra. “Una data significativa – dice il vescovo – per avere la Cattedrale conclusa in tutti i suoi aspetti”.

Gli anni necessari potrebbero essere anche meno ma viste le problematiche che hanno caratterizzato fino ad oggi i lavori post sisma si preferisce andare con i piedi di piombo. Prima la pandemia, poi il bonus 110% e infine anche la guerra in Ucraina hanno infatti fatto lievitare i costi di ristrutturazione e causato il fallimento di alcune delle aziende che avevano vinto gli appalti. Perego ricorda la chieda di Madonna Boschi per cui ripartiranno i lavori dopo la pausa forzata dovuta al fallimento dell’imprese che aveva vinto il cantiere, “Leonardo si è resa disponibile a completarla allo stesso costo”.

Dalla fine del mese tornerà visibile quello che il vescovo ha definito “uno scrigno di opere d’arte e di fede” con quest’ultima che “si è arricchita con le opere d’arte”. Dopo il restauro sarà possibile vedere elementi prima non visibili o opere restaurate alla loro natura originale. Come quelle di Nicolò Baroncelli, allievo di Brunelleschi, di cui si potrà rivedere tutto il gruppo “con una nuova illuminazione” e che, spiega Manserivigi, torneremo “a vedere come li fece l’autore”.

L’apertura, definita dal diacono Emanuele Pirani, “un evento epocale”, saranno presenti tutte le realtà cattoliche, dagli scout all’Azione Cattolica mentre al coro della cattedrale si uniranno altri 13 da tutta la diocesi arrivando ad avere così 180 coristi e 7 archi. Il ritrovo sarà però nel cortile del palazzo Arcivescovile, alle 17.30, che sarà anch’esso oggetto di lavori al termine dei quali diverrà museo diocesano visto che, “come sapete bene – commenta Perego – non è la casa del vescovo”.

Un ringraziamento speciale Massimo Manservigi lo vuole dedicare ai Vigili del Fuoco che hanno attaccato il manifesto che, dalla facciata della cattedrale, annuncia la riapertura.

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