L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato, all’inizio di quest’anno, i dati della ricerca effettuata sul bullismo e sul cyberbullismo nel mondo degli adolescenti. È stato analizzato un campione di 6388 classi scolastiche sparse su tutto il territorio nazionale, nell’ambito di una rilevazione che rientra nella Sorveglianza HBSC – Health Behaviour in School-aged Children, giunta alla sua sesta edizione, e che per la prima volta coinvolge anche i 17 enni, mentre le edizioni precedenti riguardavano solo ragazzi dagli 11 ai 15 anni.
I dati relativi all’incidenza di questo fenomeno sono sostanzialmente stabili. Secondo le risposte date dai ragazzi, sono circa il 15% quelli che sono stati vittime di bullismo o cyberbullismo.
Tale percentuale scende intorno al 6% alle scuole superiori.
Ma il dato davvero allarmante è che meno della metà degli adolescenti percepisce la propria salute come eccellente. A partire dai 13 anni, meno del 30% delle ragazze giudica la propria salute eccellente (la quota scende addirittura al 13% nelle 17enni, il che significa che 87 ragazze su 100 non stanno bene).
Quasi il 60% degli intervistati dichiara di soffrire di almeno due sintomi più di una volta alla settimana (mal di testa, mal di stomaco, mal di schiena, difficoltà ad addormentarsi, giramenti di testa, sentirsi giù di morale, sentirsi irritabili o di cattivo umore, sentirsi nervoso).
I numeri raggiungono percentuali ancora più allarmanti nel range tra i 15 e i 17 anni, con oltre l’80% di ragazzi sofferenti.
I dati del 2018 erano del 62%. Quindi la crescita del disagio è esponenziale.
Ecco, siccome stiamo parlando di una competenza del Comune, che è responsabile in via primaria rispetto alle politiche di prevenzione, cura e assistenza in favore degli adolescenti sarebbe interessante conoscere cosa hanno intenzione di fare i candidati sindaci per chi si sta affacciando alla vita adulta in un mondo privo di certezze e che incute tanto spavento.
I giovani sono la parte della comunità più fragile ed esposta alle angosce di questo tempo in cui le certezze paiono svaporare una ad una.
Sarebbe anche interessante sapere, a fronte di un aggravarsi della situazione, se i servizi del Comune sono stati potenziati, se c’è stato interesse per questo tema o se invece è stato trascurato.
Stiamo parlando dei ragazzi capite, del loro futuro, della loro felicità.
Stiamo parlando di poterli guardare negli occhi senza vergognarci.
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