Jolanda di Savoia. La lista Voltiamo Pagina sostiene di aver appreso “solo e soltanto” da un video pubblicato su Facebook che il sindaco Pezzolato “ha votato favorevole all’acquisto di quasi 10 ettari di terreno destinati ad ampliamento della discarica già esistente sul nostro territorio comunale”.

Il sindaco Pezzolato ritiene che “la discarica Crispa sia da sempre un fiore all’occhiello per Jolanda e per tutto il territorio”, da qui il motivo del suo voto favorevole all’ampliamento della discarica. “Ci chiediamo – commentano però gli esponenti di opposizione – quanto valga per Trombin e Pezzolato la salute della nostra gente. Quanto valga per Trombin e Pezzolato la tutela del nostro paese, la tutela del nostro meraviglioso e unico territorio, il futuro del nostro paese, e, non di meno importante, il parere e il volere dei cittadini se mai li ascoltano o se mai chiedono il loro parere prima di fare le cose importanti”.

“Come già successo per l’Uscita dall’Unione Terre e Fiumi e per tante altre e troppe cose – continuano da Voltiamo Pagina – ecco che, ancora una volta, zitti zitti, Trombin e Pezzolato prendono decisioni importantissime che comportano importanti ripercussioni per la nostra salute, per quella dei nostri figli e nipoti e anche per il futuro del nostro paese. Lo fanno senza nemmeno prima informare il Consiglio Comunale, senza neanche convocare un’assemblea pubblica. Senza nemmeno un articolo di giornale né un post. Parliamo di 300.000 tonnellate iniziali di rifiuti industriali. Quasi 10 ettari di ampliamento della discarica esistente. Tutto questo con alti costi per tutti noi”.

La lista Voltiamo Pagina si chiede quanto costerà l’opeazione al Comune, ovvero ai cittadini del territorio, e quali potranno essere gli effettivi benefici. Senza contare le strade e i ponti “già malmessi e senza manutenzione da anni”, di cui ci si chiede se saranno in grado di reggere all’urto del traffico continuo di mezzi pesanti.

“Jolanda – concludono da Voltiamo Pagina – non è e non permetteremo che sia un comune in svendita. Il nostro paese non può e non deve perdere il suo vero e grande patrimonio: la sua gente, il suo territorio, l’agricoltura e l’ambiente”.