Se te lo dice è VIOLENZA: ‘Stai zitta devi obbedirmi” è il secondo manifesto affisso nelle strade e nelle piazze dei Comuni del territorio regionale con popolazione superiore a 30mila abitanti. E c’è anche un’altra importante novità.
Si tratta della collaborazione di Anci Emilia-Romagna, che aderendo all’iniziativa regionale per il contrasto alla violenza contro le donne ha invitato tutti i Comuni della regione a diffondere negli spazi da loro gestiti, nelle bacheche comunali e delle biblioteche e dove ritengano utile i materiali della campagna. Invito contenuto in una lettera che la direttrice di Anci Emilia-Romagna, Denise Ricciardi, ha inviato ai sindaci e agli assessori competenti.
“Un sincero grazie ad Anci Emilia-Romagna per questa preziosa collaborazione alla nostra iniziativa – sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora alle Pari opportunità, Barbara Lori – La maggior diffusione possibile della campagna, anche negli spazi pubblici gestiti dai Comuni, è quello che auspicavamo quando abbiamo pensato a questo progetto”.
“È una campagna che vuole essere d’impatto – continuano Bonaccini e Lori -, che fa riflettere su un problema, la violenza di genere, che è ormai una emergenza sociale. Quello che accade riguarda tutti e per questo solo insieme possiamo affrontarlo continuando a chiamare le frasi umilianti con il loro nome e allo stesso tempo invitare le donne che le subiscono e gli uomini che la agiscono a farsi aiutare, rivolgendosi ai centri attivi sul territorio”.
A questo proposito la campagna, che durerà per tutto il 2024 e conta dodici manifesti contenenti altrettanti frasi violente e lo slogan ‘Se te lo dice è VIOLENZA’, a partire dal mese di marzo sarà stampata anche in una variante rivolta agli uomini, con il claim ‘Se lo dici è VIOLENZA’ e l’invito a rivolgersi ai Centri per uomini maltrattanti attivi sul territorio.
“Sono messaggi che parlano alle donne e allo stesso tempo parlano agli uomini – aggiunge Denise Ricciardi, direttrice Anci Emilia-Romagna – per ricordare che alcune parole sono già violenza. Per questo abbiamo chiesto l’aiuto di ogni Comune per allargare il più possibile la penetrazione della campagna, anche sui social, sui siti istituzionali, sui giornalini, nelle newsletter o qualsiasi altro strumento dispongano per raggiungere i cittadini”.
“La cultura italiana ha un enorme problema di maschilismo e di violenza – afferma il presidente di Anci Emilia-Romagna, Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia – Per questo è necessario adoperarsi tutti per eliminare linguaggi e condotte che sono l’anticamera del femminicidio, partendo da una azione di educazione che sappia porre l’accento su modi di pensare che devono essere eliminati una volta per sempre dalla nostra società”.
I 12 manifesti saranno affissi da gennaio a dicembre 2024 nei tabelloni pubblicitari a Ferrara e negli altri Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti: Bologna, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Piacenza, Carpi (Mo), Imola (Bo), Faenza (Ra), Sassuolo (Mo) – Casalecchio di Reno (Bo), Cento (Fe), Riccione (Rn), Formigine (Mo), Castelfranco Emilia (Mo), San Lazzaro di Savena (Bo), Lugo (Ra), Valsamoggia (Bo).
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