La Comune di Ferrara esprime “solidarietà agli iscritti e ai dirigenti ferraresi di Sinistra Italiana e Europa Verde” che li appoggiano e si sono schierati all’interno della lista che proporrà Anna Zonari come candidata sindaca. E per questo ribadiscono “la disponibilità ad accogliere tutti i soggetti della politica ferrarese che credono ancora nel valore della partecipazione”.
Ad intervenire è proprio la candidata sindaca che respinge “un’idea di politica centralista che azzera le decisioni prese dai militanti a Ferrara, sostenendo la supremazia della strategia elettorale scelta a Roma”. Infatti “tutti si aspettano trasparenza nel modo in cui vengono prese le decisioni, e questa fase iniziale della campagna elettorale non ci è piaciuta”.
Prima “l’allontanamento di Laura Calafà a dicembre, e ora l’alt intimato dalle segreterie romane agli elettori di Alleanza Verdi e Sinistra, hanno il sapore di una politica concentrata sulle sue dinamiche di potere, quelle che hanno portato alla sconfitta elettorale di cinque anni fa”. Le segreterie di Avs, almeno secondo i comunicati inviati ai giornali, ricordiamo non hanno intimato l’alt ma hanno dichiarato il loro appoggio a Fabio Anselmo in contrasto con la decisione presa dalle segreterie locali.
“La Comune – spiega Zonari – ha messo sin dall’inizio al centro della sua azione politica il metodo partecipativo. Non basta riempire sale di elettori che ascoltano. Bisogna tornare ad ascoltare le cittadine e i cittadini e renderli protagonisti delle decisioni”. Perché troppe volte hanno “visto una politica lontana dai cittadini, una politica che privatizza l’acqua che la gente vuole pubblica”.
Troppe volte si sono visti “aumentare i supermercati indipendentemente dal colore dell’amministrazione al potere, indipendentemente dai bisogni reali”.
Si tratta di “una politica – spiega Anna Zonari – che stravolge il senso delle parole, trasformando la rigenerazione urbana in speculazione edilizia, il verde urbano in operazioni di greenwashing”.
“Speriamo – auspica – che dai prossimi giorni la politica ferrarese torni con i piedi per terra: serve un’idea di città diversa, che sa affrontare davvero le sfide delle migrazioni e dell’invecchiamento della popolazione, della decarbonizzazione, della sanità e della salute, del lavoro, della qualità della vita degli studenti e degli anziani”.
“La politica fatta nei corridoi, lontano dallo sguardo dei cittadini serve solo alle segreterie nazionali dei partiti per giustificare il loro ruolo, e non merita nessuno spreco di energia da parte nostra”.
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