Politica
9 Febbraio 2024
Presidio davanti alla prefettura nel ricordo del giovane guineano morto suicida nel Centro Permanenza Rimpatri di Ponte Galeria, a Roma. I manifestanti: "Basta con le politiche repressive volte a disumanizzare le persone"

Mai più Ousmane Sylla. Ferrara dice no ai Cpr

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Pd. Congresso o assemblea? Saranno i circoli a scegliere

O si va a congresso o il prossimo segretario del Pd comunale lo sceglierà l'assemblea ma prima di tutto ci sarà un passaggio per i circoli. Un modo per coinvolgere maggiormente gli iscritti non solo sulla scelta del metodo per eleggere il prossimo leader ma anche per coinvolgerli in una discussione programmatica

Le mani sulla scuola

Non è una novità che ogni Governo che si insedia senta il bisogno di lasciare la propria traccia sulla scuola, come se l’istruzione non fosse un bene comune inestimabile

Omicidio Big Town. Le sequenze dell’orrore

Sono da poco passate le 22 del 1° settembre 2023 quando la telecamera di videosorveglianza installata dietro al bancone del bar riprende Vito Mauro Di Gaetano impugnare un lucchetto peso circa un chilo e affacciarsi alla porta del locale, tenendolo nascosto dietro la schiena, quasi stesse aspettando l'arrivo di qualcuno. Lo stesso succede alle 22.18 e alle 22.23 poi, alle 22.29, il gestore del locale ripone l'oggetto in una zona in cui, quasi un'ora più tardi, lo riprenderà per accanirsi sul 42enne Davide Buzzi, sfigurandolo e uccidendolo

di Elisa Fiorini

Decine e decine di persone hanno manifestato davanti alla prefettura contro i Cpr in Emilia-Romagna e in Italia. Cartelli, striscioni e bandiere, alcuni esponenti del mondo politico cittadino tra cui Ilaria Baraldi – consigliera del Partito Democratico – e Sergio Golinelli di Sinistra Italiana, oltre che una cinquantina di associazioni promotrici dell’iniziativa, tutti uniti per dire stop alla costruzione dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, nel ricordo di Ousmane Sylla, ragazzo guineano morto suicida nel Cpr di Ponte Galeria a Roma.

“Se un giorno dovessi morire, vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa, mia madre ne sarebbe lieta. I militari italiani non capiscono nulla a parte il denaro, mi manca molto la mia Africa e anche mia madre. Non c’è bisogno di piangere su di me, la pace sia con la mia anima e che io possa riposare in pace“. queste sono le ultime parole del giovane, lette in apertura del presidio.

Dire basta all’apertura di nuovi Cpr, chiudere quelli esistenti: è questa la richiesta fatta dai manifestanti nella mattinata dell’8 febbraio, che descrivono questi luoghi come “contesti di limitazione della libertà personale per persone senza permesso di soggiorno”. “Si tratta di politiche repressive volte a disumanizzare le persone: i Cpr, come è stato spiegato, sono solo la punta di un iceberg che nasconde una serie di diritti umani e civili che la società non è in grado di garantire”. “Diritti che sono anche i nostri, perché lo straniero siamo noi”, è stato detto ai microfoni.

Durante la manifestazione, è stato effettuato anche il collegamento in parallelo con il presidio contro i Cpr che si stava svolgendo nella città di Bologna: i due gruppi di protesta si sono uniti per fornirsi reciproco supporto nel sostenere la lotta per la quale combattono entrambi in prima fila, unendo le proprie forze e le proprie voci. Alle 12 poi una delegazione delle persone presenti è stata ricevuta dal prefetto Massimo Marchesiello per esprimere la loro contrarietà alla costruzione di un Cpr non solo nella città di Ferrara, ma in tutta l’Italia.

La prossima mobilitazione regionale si svolgerà il 2 marzo a Ferrara.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com