Economia e Lavoro
8 Febbraio 2024
Persa una presenza straniera su quattro. I dati Istat bocciano il capoluogo. Volano le altre città d’arte

Turismo e Ferrara non vanno più d’accordo

di Redazione | 2 min

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Come era facile prevedere dai dati mensili usciti nel tempo, il turismo cala in modo preoccupante per Ferrara. Ma solo per Ferrara capoluogo, dal momento che il resto della provincia offre ottimi segnali di ripresa.

I dati Istat diffusi dalla Regione Emilia-Romagna ora comprendono l’intero anno 2023 e bocciano questo settore fondamentale dell’economia nostrana.

Partiamo dai turisti, vale a dire le presenze in città. I turisti totali sono stati 227.830, vale a dire l’11,2% in meno rispetto all’anno prima della pandemia, il 2019. Quelli italiani sono calati del 4,9% mentre quelli stranieri addirittura del 25,1 percento.

Male anche i pernottamenti, con 470.815 notti passate nelle strutture ricettizie della città. Un numero che segna il -1,7% sul 2019 con il dato eclatante di -13% per gli stranieri.

Situazione completamente diversa per il resto della provincia e per il resto della regione. Rimanendo in terra estense, i lidi di Comacchio registrano un +5,8% rispetto al 2019 quanto a turisti e un +4% rispetto ai pernottamenti. Argenta addirittura un 27,3% in più rispetto al pre-Covid per i turisti e il 121,7 in più per i pernottamenti. Bondeno +97,3 e +59,8. Cento riesce a far peggio di Ferrara quanto a turisti (-16%), ma si risolleva sui pernottamenti (+9,1).

A livello regionale la media parla di -1,9% di turisti totali e -3,2 di pernottamenti. Tra le città d’arte volano Modena (con il +11,5 di turisti e il +6,7 di pernottamenti), Bologna (+5,8 e +10,4) e Parma (+5,5 e +3,2). Viene poi Piacenza con -2,9 e +18,8.

Nonostante l’alluvione può sorridere Cesena (+2,2 e +15,9) e tiene bene anche Ravenna (+0,5 e +0,1). Forlì presenta il -10,6 e il +21,5. Soffre invece Rimini (-4,9 e -10,8).

A salvare Ferrara dall’ultimo gradino della classifica regionale ci pensa Reggio Emilia con -25,4 e -18,7.

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