di Davide Soattin e Pietro Perelli
Tragedia nel parcheggio del negozio Decathlon di via Veneziani, a Ferrara. Intorno alle 18.30 di martedì 6 febbraio un vecchio camper è esploso con effetti devastanti per chi si trovava purtroppo in quel momento al suo interno. Il bilancio è di due morti, ma poteva essere ben più alto: a quell’ora infatti il punto vendita era ancora aperto e fortunatamente nessun altra persona è rimasta ferita perché il camper sostava in una zona isolata.
A dare l’allarme alcune persone di passaggio, che hanno raccontato di aver visto prima le fiamme e poi sentito diversi boati. Immediato l’arrivo sul posto dei vigili del fuoco che hanno spento l’incendio e messo in sicurezza due bombole di gpl che, miracolosamente, non sono esplose. Dopo averle raffreddate con il getto d’acqua degli idranti, le hanno portate nel campo che si trova vicino al parcheggio, dove le hanno gradualmente svuotate.
Intervenuti anche i sanitari del 118 con ambulanza e automedica ma, dopo un primo sopralluogo, hanno fatto rientro alla base poiché la situazione è sembrata apocalittica sin da subito, con le fiamme che hanno fagocitato il mezzo senza lasciare scampo a chi si trovava al suo interno.
Secondo le prime ricostruzioni, al momento ancora al vaglio degli inquirenti, sembrerebbe che le due persone avessero tre bombole nella cabina del veicolo e che una di queste sia improvvisamente esplosa con una deflagrazione micidiale, tanto da squarciare il tetto nella parte posteriore e una delle due fiancate. Tutt’intorno i vetri del parabrezza finiti in frantumi per lo shock termico.
L’ipotesi è che l’ambiente si sia saturato di gas gpl con l’esplosione che ha colto di sorpresa i due occupanti del camper, trovati ancora nei loro letti. Uno davanti e uno nel retro del mezzo a quattro ruote. Ovviamente in condizioni che non rendono facile il riconoscimento. Il mezzo – targato La Spezia, immatricolato nel 1991 – risulta di proprietà di un uomo di 60 anni, nato a Bologna e residente a Occhiobello.
Si tratta della stessa persona che i poliziotti intervenuti sul posto hanno cercato di rintracciare telefonicamente senza però avere risposta. Con lui anche un’altra persona, come testimoniato dalle due biciclette presenti nel portapacchi del mezzo. Forse sua moglie o la sua compagna, ma qualcosa di più lo si saprà nelle prossime ore, quando saranno svolti gli accertamenti del caso.
La Procura di Ferrara – pm di turno Ombretta Volta – ha aperto un fascicolo di inchiesta per far luce su quanto accaduto, delegando gli accertamenti al 113 e al 115, oltre che ai suoi consulenti. Obiettivo è ora identificare le vittime e poi determinare le cause per cui si è arrivati allo scoppio: se si è trattato di una disattenzione, di problemi di manutenzione o di un malfunzionamento.
Stanno infatti investigando gli uomini della Squadra Mobile e quelli della Scientifica della Polizia di Stato. Insieme a loro anche il Nucleo Investigativo Antincendio dei vigili del fuoco di Bologna, giunti sul posto alla ricerca del punto di innesco che ha portato alla tragedia. Con loro anche il medico legale che ha svolto un sopralluogo come da prassi, repertando e fotografando quanto ritenuto di interesse.