A Ferrara serve un piano di reindustrializzazione
Massimo Buriani e Davide Nanni (Pd) intervengono sulla crisi industriale che sta investendo l'Italia e ancor di più Ferrara
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Dopo la Resistenza ora anche l’associazione Cittadini del mondo perde la sua sede per volontà del nostro sindaco di Ferrara, Alan Fabbri e della sua giunta. Colui che ama definirsi ‘il Sindaco di tutti’
Terza corsia della A13, Zls e polemiche con la Regione per la nuova romea. Ieri (9 maggio) il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti, Tullio Ferrante, ha tenuto un colloquio con le principali associazioni di categoria del territorio estense alla Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna
Si chiama Merlino, come il mago de La spada nella roccia. E qualche magia, effettivamente, prova a farla. Stiamo parlando del progetto di Asp del Delta Ferrarese di contrasto alla solitudine e prevenzione del decadimento cognitivo degli anziani del Comune di Comacchio
Il Tribunale di Ferrara ha disposto il blocco immediato dei lavori edilizi in corso nell’area di via Favero/via Serao, a seguito del riconoscimento dell’esistenza di una servitù di passaggio gravante sul terreno oggetto dell’intervento
Azzerare la subsidenza di origine antropica. Questa la richiesta che Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) consegna alla giunta regionale quale “vera e propria emergenza a cui tutte le politiche regionali con implicazioni ambientali devono sottostare”.
Richiamando le recenti dichiarazioni del direttore del Parco del Delta del Po e del report quinquennale di Arpae sulla subsidenza, Gibertoni sottolinea come il fenomeno della subsidenza non sia un fenomeno naturale e derivi in toto dall’attività umana, in special modo a causa dell’opera di prosciugamento dei terreni tra Emilia e Romagna. “Ciò ha determinato – prosegue Gibertoni – l’abbassamento dei fondali nelle valli ferraresi e ravennati con evidenti ripercussioni su flora e fauna”.
La capogruppo sottolinea poi come, “a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, la subsidenza causata dall’uomo sia stata determinata soprattutto da eccessivi prelievi di fluidi (acqua e idrocarburi) dal sottosuolo e tali attività hanno determinato livelli di abbassamento generalmente molto più elevati rispetto a quelli attribuibili alla subsidenza naturale”. Per Giulia Gibertoni a questo fenomeno sono da imputare i danni diretti all’habitat naturale e al patrimonio artistico-monumentale, la perdita di efficienza delle infrastrutture idrauliche, nonché della propensione all’esondabilità sia dei territori costieri che interni e per questi motivi chiede che la subsidenza sia considerata “una vera e propria calamità naturale continuata”.
“La subsidenza che interessa l’Emilia-Romagna è di tipo naturale, cosa diversa è quella di antropica che, comunque, la nostra Regione contrasta fin dagli anni ’70 con la legge del 1976 a tutela delle acque”, spiega la vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo.
Gibertoni si è quindi detta insoddisfatta criticando le politiche e le scelte fatte in questi anni dalla Regione.
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