Attualità
30 Gennaio 2024
Sgarbi conferma 5,5 milioni dal ministero. "Siamo agli atti finali con Banca d'Italia, domani mattina le firme"

L’ex palazzo della Banca d’Italia nuova sede per l’Archivio di Stato

di Pietro Perelli | 2 min

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Stanziati 5,5 milioni di euro dal Ministero della Cultura per quello che pare essere un ampliamento dell’Archivio di Stato di Ferrara che avrà così tra le sue sedi anche quella dell’ex palazzo della Banca d’Italia tra via Borgo Leoni ed Ercole primo d’Este in piazza Torquato Tasso.

“Siamo agli atti finali con Banca d’Italia” conferma ai nostri taccuini il sottosegretario Vittorio Sgarbi specificando anche che “domani in mattinata ci saranno le firme” per definire l’operazione di acquisto e per poter trasformare l’edificio in un’ulteriore sede dell’archivio. Sgarbi sottolinea anche come l’edificio non sarà solamente un luogo di archivio visto l’importante interesse culturale del palazzo.

Il cambio d’uso dell’edificio non sarà immediato e potrebbero essere necessari alcuni lavori per renderlo idoneo alla nuova funzione.

L’edificio compare infatti nella lista degli immobili in vendita della Banca d’Italia che specifica alcune caratteristiche come una superficie lorda di 8.951,58 mq, 4 piani più uno interrato, 14,80 m di altezza e una classe energetica D.

L’edificio dell’ex filiale fu costruito nel 1951 sulle rovine dell’antico palazzo Giglioli-Varano che aveva la sua entrata principale in via Borgo dei Leoni e ingresso secondario in via Ercole d’Este. Mentre la parte dell’edificio a prevalenza residenziale risale al 1600 e, si legge sempre sulla scheda realizzata dalla Banca d’Italia, “è realizzato con solai latero-cementizi e struttura portante verticale in muratura di mattoni”

Di questo seconda parte dello stesso complesso l’ingresso principale ha l’ingresso in via Borgo dei Leoni “tramite un atrio in mattoni faccia vista si accede ad un portico con soffitto a travi a vista in legno e colonne in marmo”. Di particolare interessa pare essere il muro settecentesco di recinzione della proprietà di via Ercole d’Este, “abbellito con motivi decorativi ondulati e aperture rotonde che consentono la vista sul giardino interno” ma anche “il portale intarsiato in marmi di vario genere che dà l’accesso al giardino attraverso un atrio con volta a crociera che sostiene un’elegante balaustra cinquecentesca”.

Ovviamente si tratta di un immobile sottoposto al vincolo di interesse storico artistico.

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