Spal
28 Gennaio 2024
Durante il match la tifoseria di casa decide di protestare lasciando lo stadio, dove spiccano le sedie vuote sul numero “12”

Spal, la Curva Ovest abbandona il Mazza. Squadra sepolta di fischi

di Redazione | 2 min

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Una serata che nasce storta e muore peggio per la Spal, ancor prima del fischio d’inizio. La Curva Ovest dà il bentornato a Joe Tacopina con una serie di cori che non lasciano spazio a fraintendimenti, specchio della totale frattura che si è creata tra la tifoseria ferrarese e il presidente della Spal. C’è un’ondata di fischi dopo il secondo gol dei bianconeri, emblema dell’indignazione della Curva Ovest rispetto a quanto visto in campo sino a quel momento da parte della propria squadra.

Viene tolto lo striscione “Non camminerai mai sola”, le bandiere sono chiuse e i cori in sostegno dei biancoazzurri sostituiti dal rumoreggiare sconsolato ed indignato di chi ha visto la propria squadra tirare i remi in barca ancor prima che la partita inizi. Non risolleva gli umori nemmeno il gol di Rabbi, che scuote timidamente le gradinate mentre la curva non dà segno di voler placare la pioggia di fischi che investe insistentemente i giocatori.

Il botta e risposta tra le due parti dello stadio sembra quasi un controsenso, dato che solitamente questi sfottò si vedono tra le tifoserie di casa e quelle ospiti che popolano la curva opposta.

Al duplice fischio di fine primo tempo si solleva dalla Ovest l’ondata di disappunto e disapprovazione nei confronti della Spal, che si reca sconsolata negli spogliatoi priva del sostegno, ed anzi fischiata, dal proprio pubblico.

Il boato che risuona durante la pausa tra primo e secondo tempo lascia presagire novità ancor più amare per i biancazzurri. Al rientro in campo il Mazza vede chiaramente il “12” biancoazzurro sulla Ovest: lo zoccolo duro della Curva lascia lo stadio, e la fetta di pubblico rimasta non risparmia dalle ingiurie nemmeno mister Colucci, che inserisce Antenucci togliendo dal campo Zilli, con gli insulti che proseguono anche diversi minuti dopo la sostituzione.

Una tensione che si taglia con il coltello nell’aria del Paolo Mazza, dove gli umori hanno probabilmente toccato i picchi dello scontento, esternato alla potenza dai tifosi alla fine dell’incontro con la rete di Cerri nel recupero. Si svuota lo stadio anticipatamente lo stadio nella serata di domenica, lasciando i biancazzurri in campo tra domande e rimpianti.

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