Attualità
18 Gennaio 2024
I due comitati ribadiscono inoltre "la necessità e reale possibilità di investire in soluzioni alternative"

No Cispadana. Presidio davanti alla Regione

di Redazione | 2 min

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Proprio mentre il presidente Bonacci incontrava il ministro dei trasporti Matteo Salvini, sotto la sede della regione si sono ritrovati diversi attivisti per un sit in contro la realizzazione delle Cispadana. Una bretella che Bonaccini e Corsini hanno definito “fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e quello del Paese”.

Non sono d’accordo gli attivisti che, “pur non avendo nessuna preclusione su opere infrastrutturali che siano realmente necessarie al territorio, ritengono che il raccordo autostradale Campogalliano Sassuolo e l’Autostrada Cispadana  Reggiolo-Ferrara siano scelte ambientalmente disastrose, economicamente e ambientalmente non sostenibili”.

Posizioni diametralmente opposte che portano gli attivisti a dire di ritenere “gravissimo che la Regione e il Ministero dei Trasporti vogliano riassegnare alla stessa società (Autostrada del Brennero Spa) il rinnovo della concessione della tratta A22, scaduta nel 2014 e prorogata da 10 anni”. 

I due comitati ribadiscono inoltre “la necessità e reale possibilità di investire in soluzioni alternative ad entrambe le opere” facendo notare come anche la Ue “indica come ineludibile una strategia che punti a un progressivo e rapido abbandono del trasporto su gomma e al conseguente trasferimento delle merci su ferrovia per le medie e lunghe percorrenze”.

In questo modo si andrebbe a favorire un “abbattimento dei costi e maggiore concorrenzialità dei settori produttivi” ma non solo perché “a fronte del continuo peggioramento dell’inquinamento atmosferico, con effetti sempre più gravi sulla salute dei cittadini, ‘la cura del  ferro’, come da molti evocata ma poi da pochi attuata, è una delle soluzioni per riportare a valori accettabili l’inquinamento atmosferico”.

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