Aveva fatto estrapolare alcune frasi da un intervento in commissione per pubblicare sulla propria pagina istituzionale su Facebook un attacco contro le opposizioni. Il diretto interessato, Mattia Santori, cofondatore del movimento delle Sardine e ora consigliere comunale del Pd a Bologna con deleghe al turismo, ha risposto ad Alan Fabbri. E poco dopo è partito lo shitstorming.
Andiamo con ordine. Il sindaco pubblica un minuto di intervento dell’ex sardina, nel quale si sente l’esponente di centrosinistra dire che “a volte è anche necessario fare il grande evento per rilanciare una destinazione”. E qui fa l’esempio del concerto di Bruce Springsteen, “che ho anche criticato”: “è una operazione di marketing territoriale enorme dove una amministrazione decide di investire tante risorse pubbliche per un evento che dà lustro al territorio”.
“Questo è sicuramente molto diverso da ciò che continuano a sostenere i suoi colleghi del Partito Democratico ferrarese, i quali ancora oggi attaccano il concerto di Springsteen – commenta il sindaco -. Bravo Mattia, ti ringrazio per le tue parole che proiettano la nostra visione di città nel futuro. Adesso, però, diglielo anche ai tuoi colleghi qui a Ferrara, che continuano a non comprendere, restando ancorati al passato, l’enorme opportunità degli eventi dal punto di vista turistico”.
“Aggiungo solo che noi – prosegue il sindaco -, da sempre e non solo ultimamente, crediamo che siano importantissimi per il territorio. E purtroppo c’è chi, incluso il possibile candidato sindaco del Pd ferrarese, vorrebbe smantellare tutto ciò che abbiamo creato con grande fatica. Sarebbe davvero un enorme passo indietro”.
Non si fa attendere la risposta di Santori: “Caro Alan Fabbri, sei un gran furbetto, ma purtroppo per te non è estrapolando qualche frase da una commissione consiliare di un’altra città che riuscirai a vendere del fumo ai tuoi concittadini”.
“I grandi eventi sono certamente uno strumento di marketing territoriale – ribadisce il consigliere felsineo -, ma (e lo dico da delegato ai grandi eventi di una città come Bologna) portano con sé enormi impatti, da un punto di vista economico, logistico e ambientale”.
E qui sorge il problema: “Se questi impatti vengono taciuti, sminuiti o mascherati è normale che le opposizioni si arrabbino e chiedano di fare chiarezza. Il concerto di Springsteen è costato 1,4 milioni di euro di soldi pubblici, ha devastato un parco pubblico che non è nato per ospitare mega eventi, e soprattutto ha privato la protezione civile di personale prezioso nel momento in cui si estraevano corpi dal fango pochi km più in là per l’alluvione”.
E, nonostante lo studio i cui dati non sono mai stati resi pubblici dal sindaco, “ad oggi, di quell’evento l’unica cosa che è stata misurata sono i like sotto ai tuoi post, nulla è dato sapere sugli extracosti di ripristino del parco, né del perché non sia stata pagata l’occupazione del suolo pubblico, né tantomeno il motivo per cui a spendere tutti quei soldi è stata una Fondazione culturale che di sicuro non prevede nello statuto di asfaltare le strade dei parchi cittadini”.
“Gli eventi sono bellissimi – aggiunge Santori -, ma dobbiamo spiegare alla gente che paga le tasse e ci vota a chi o a cosa sono serviti. Perché tra marketing territoriale e campagna elettorale del sindaco di turno il confine è sottilissimo. E visto il contesto fumoso e la tua smania nel cercare presunti endorsement nelle città altrui viene molto da pensare che il concerto del Boss rientri nella seconda categoria”.
“Buona campagna elettorale a te – conclude l’ex sardina – e a chi dovrà smontare la tua fabbrica delle mezze verità. Se questo è l’esordio ne vedremo delle belle”.
La polemica purtroppo finisce in shitstorming. Santori fa sapere che “a due ore dalla pubblicazione del post vedo che il ‘metodo Fabbri’ ha colpito ancora, con lui che commenta benevolo spiegandomi come rimanere puro e sincero (senza peraltro smentire alcun dato di quelli che ho citato nel post) e le sue truppe belle allineate a insultarmi sotto”.
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