Cronaca
15 Gennaio 2024
Le accuse dallo spaccio, alla tentata estorsione, al tentato incendio e alla calunnia. La procura di Rovigo ha disposto i domiciliari per la 49enne

Chili di droga dal Delta a Ferrara, arrestata una donna residente in provincia

di Redazione | 2 min

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È accusata a vari titolo assieme ad altre sei persone di acquisto, trasporto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, tentato incendio e calunnia. La pm della procura di Rovigo, Manuela Fasolato, ha richiesto ed ottenuto misure cautelari personali di custodia in carcere e arresti domiciliari, nonché misure cautelari reali, eseguite il 13 gennaio 2024 dai Carabinieri della Compagnia di Adria, nei confronti di sette persone residenti nelle province di Rovigo, Milano, Venezia e Ferrara.

Nello specifico, in esecuzione delle misure cautelari, tre uomini (uno di nazionalità svizzera, di 49 anni, e due di nazionalità marocchina, rispettivamente di 42 e 30 anni) sono finiti in carcere a Rovigo, una donna di nazionalità marocchina, di 33 anni, è stata associata presso la Casa Circondariale di Verona, un uomo di nazionalità italiana, di anni 50, è stato associato presso la Casa Circondariale di Milano; sono stati inoltre posti agli arresti domiciliari una donna di nazionalità italiana, di 49 anni, residente nella provincia di Ferrara, e un uomo di nazionalità italiana, di 54 anni, residente nella provincia di Venezia.

L’indagine ha preso avvio nel mese di luglio 2023 quando i Carabinieri di Adria hanno sequestrato un ingente quantitativo di hashish, pari a circa 52 kg, con un valore di mercato di circa mezzo milione di euro, rinvenuto all’interno di un casolare abbandonato nella Provincia di Rovigo. I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di identificare i presunti componenti del gruppo, con base nel Comune di Taglio di Po, a cui era destinato lo stupefacente sequestrato.

Secondo l’ipotesi accusatoria gli indagati, a seguito della perdita del carico di droga hanno tentato in più occasioni – con condotte minacciose e violente, tra cui un pestaggio, l’impiego di una pistola e di materiale infiammabile – di ottenere la restituzione dello stupefacente (o l’equivalente valore in denaro) da parte di un cittadino italiano, di 45 anni, che secondo loro si era appropriato della droga a loro discapito.

Le indagini hanno consentito di ricostruire la sussistenza di un fiorente mercato di spaccio di cocaina, ritenuto gestito, secondo le indagini, da una coppia convivente a Taglio di Po; è stato sottoposto a sequestro preventivo l’importo di € 35.000, ritenuto profitto dell’attività illecita.

Nelle corso delle operazioni di perquisizione – eseguite contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari su delega della Procura della Repubblica di Rovigo – i Carabinieri della Compagnia di Adria hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro l’importo complessivo di 170.000 in contanti, un chilogrammo di cocaina, 700 grammi di marijuana e una pistola a salve con circa 100 proiettili.

Il procedimento è in fase di indagine preliminare.

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