Attualità
15 Gennaio 2024
L'equipaggio di terra estense con tre anni di attivismo e solidarietà tra Ucraina, Rotta Balcanica e No ai Cpr

Mediterranea, una carovana di solidarietà da Ferrara all’Ucraina

di Redazione | 2 min

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di Riccardo Giori

A tre anni dalla sua formazione, non si fermano le iniziative dell’equipaggio di terra ferrarese dell’associazione di promozione sociale Mediterranea Saving Humans.

Dalle lezioni-incontro per discutere di migrazioni alle collaborazioni con Linea D’ombra, associazione di volontariato triestina che si occupa di fornire assistenza alle popolazioni migranti in arrivo dalla rotta balcanica, passando dalle più recenti iniziative informative contro la possibile costruzione di un Cpr fino all’ultima e importante partecipazione alla missione di rifornimento aiuti umanitari “Med Care for Ukraine”, conclusasi ufficialmente il 7 gennaio 2024 con la quale hanno consegnato nella città ucraina di Leopoli quasi sei tonnellate tra generi alimentari, medicinali e beni di prima necessità.

Partita da Bologna il 31 dicembre 2023 con una delegazione formata dagli equipaggi di terra della onlus Mediterranea Saving Humans provenienti da tutta la regione Emilia-Romagna e coordinati dall’Edt di Bologna, la carovana formata da sei van commerciali ha attraversato l’Europa per arrivare in Polonia e da lì entrare in Ucraina, raggiungendo così 12 luoghi di accoglienza formale e informale nella città di Leopoli, dove Mediterranea garantisce da un anno e mezzo anche l’assistenza sanitaria di base per circa 1600 persone. Tra i partecipanti alla missione anche Andrea Firrincieli, vice presidente di Jazz Club Ferrara e socio volontario di Mediterranea, alla guida di uno dei sei furgoni messo a disposizione dal direttore artistico del Jazz Club e che ha riempito con quasi una tonnellata di materiale. Tra questi 500 kg di pasta donati da Massimo Andalini dell’omonimo pastificio centese, diversi scatoloni di alimenti a lunga conservazione, ma anche prodotti per l’igiene personale e materiale sanitario.

Dopo una prima tappa in Slovenia, la missione umanitaria è arrivata a destinazione la sera a coprifuoco già iniziato, dovendo viaggiare in una città che negli ultimi giorni del 2023 ha ricominciato a subire continui attacchi da parte dell’esercito russo, con droni e missili, trovando una popolazione scossa per i recenti bombardamenti che hanno anche sfiorato il campo profughi di Sikyv, il più grande della città, facendo riemergere la paura e l’angoscia dei primi mesi del conflitto. Nonostante le difficoltà dovute ai continui allarmi, i volontari di Mediterranea si sono mossi per cinque giorni tra la popolazione per consegnare gli aiuti umanitari raccolti in Italia, portando conforto e distribuendo non solo medicine, cibo, prodotti per l’igiene ma anche tanti giochi per i tanti bambini che hanno dovuto festeggiare il loro secondo Natale lontani dalle loro case.

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