Politica
8 Gennaio 2024
Don Domenico Bedin scrive al vicesindaco: “Sono 24 ettari di prati e boschi che vorremmo curare tramite il lavoro volontario”

Terreni da restituire alla città, ma la pratica è ferma sul tavolo di Naomo

di Redazione | 2 min

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“Sono alcuni mesi che cerco di parlarle sia tramite telefono, sia, in maniera più istituzionale, attraverso la sua segreteria. Poi ho chiesto ad altri assessori che ho incontrato di fare da tramite, ma niente; nessuna risposta”.

A scrivere questa lettera pubblica è don Domenico Bedin. Il destinatario è il vicesindaco Nicola Naomo Lodi. La pratica prevede di restituire alla comunità, senza costi per le casse pubbliche, circa 24 ettari di prati e boschi nella zona di Pratolungo attraverso il lavoro volontario degli ospiti della comunità di via Palmirano 92.

Il luogo è raggiungibile con la ciclabile da S. Giorgio ed è a 700 metri dall’Ospedale di Cona. È un luogo particolare sia per vegetazione che per gli animali liberi che vi dimorano.

Per ottenere in concessione quei terreni Bedin ha fatto una richiesta “che ho inoltrato attraverso gli uffici competenti del Comune per avere in concessione i terreni liberi da più di due anni nella zona di Pratolungo”.

“Lei stesso mi ha incoraggiato a coltivare questo progetto che non costa nulla al Comune – rivela don Bedin -, ma che è ricco di prospettive ecologiche. In più è un modo per impegnare persone che vengono affidate per scontare misure alternative a sanzioni amministrative o al carcere e più in generale fragili e in difficoltà”.

Il mittente si dice certo che l’iter burocratico della pratica è concluso “e ho buoni motivi per sapere che la pratica ora è sul suo tavolo e che l’ok prevalentemente dipende da Lei. Se invece l’Amministrazione ha progetti diversi basta dirlo: Roma locuta Causa soluta!”.

“Le scrivo in questi giorni di pieno inverno – conclude Bedin – perchè se riusciamo a ottenere la concessione possiamo cominciare a lavorare e prepararci per la primavera”.

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