Cronaca
18 Dicembre 2023
E' morta all'età di 71 anni la contitolare del ristorante "Cusina e Butega". Cordoglio nel mondo della ristorazione estense

Muore nota ristoratrice ferrarese, addio a Noretta “Eleonora” Masiero

di Redazione | 4 min

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E’ scomparsa all’età di 71 anni Noretta Masiero, contitolare del ristorante “Cusina e Butega” e nota ristoratrice ferrarese sulla breccia da oltre 30 anni.

In lutto il socio Ennio Occhiali, i dipendenti del locale e l’intera ristorazione estense che conosce Noretta in quanto negli anni ha gestito diversi locali, fra i più noti a Ferrara, ma anche a Bologna. Sempre assieme a Ennio ha infatti gestito, fra gli altri, il bar Centro Storico e l’Hostaria Savonarola.

“Erano circa le 12 – racconta Occhiali con la voce rotta dalla commozione – quando mi ha telefonato avvisandomi che non sarebbe venuta a lavorare perché non stava bene e sarebbe andata al pronto soccorso. Io, scherzando come facevamo sempre, le ho detto che forse era un dolore intercostale, di non preoccuparsi. Poi purtroppo nel pomeriggio, dopo che aver chiuso il ristorante, mi telefona un dipendente. Mi ha chiesto se sapessi qualcosa di Noretta perché gli avevano detto che era morta. Angosciato sono così corso immediatamente a casa, dove ho avuto conferma di questa tragica notizia”.

Il socio ripercorre quello che i familiari della vittima gli hanno raccontato: “Al pronto soccorso mi hanno detto che le hanno fatto tutti i controlli possibili e immaginabili. Due volte l’analisi del sangue, due volte l’eco-cuore, due volte l’elettrocardiogramma e anche la visita con il cardiologo. Anche la famiglia era soddisfatta del trattamento avuto. Poi, una volta arrivata a casa è scesa a mangiare qualcosa. Dopo il primo boccone ha detto al marito di portarla sul divano, che non si sentiva bene. E lì purtroppo è morta”.

“Per me – sottolinea – è stato un colpo tremendo. Erano trentasei anni che lavoravamo insieme, una vita. È una parte del mio lavoro che sparisce per sempre perché io sono il produttivo, faccio la spesa e sto in cucina, mentre lei invece si occupava della parte amministrativa. Anche perché io di stare al computer non ne ero capace e ogni tanto le chiedevo di insegnarmi. Poi la risposta era sempre la stessa, mi diceva che ero imbranato e ci mettevamo a ridere”.

Oggi il ristorante ha comunque deciso di tenere la saracinesca alzata: “Lei avrebbe voluto così e oggi devo continuare questa attività anche per lei, che veniva chiamata “mamma” dai nostri dipendenti. Questo locale era il suo orgoglio, la sua vita e ora dobbiamo andare avanti come avrebbe fatto lei”.

Parole di cordoglio arrivano dall’associazione di categoria Ascom e dalla Fipe Confcommercio di Ferrara: “Intendiamo essere vicino alla famiglia di Noretta “Eleonora” Masiero – socia storica di Cusina e Butega – in questo momento di lutto. Nel contempo vogliamo ringraziarla per il suo lavoro nel corso degli anni, per il suo significativo quanto concreto contributo alla conoscenza e diffusione della nostra più autentica tradizione enogastronomica tra Ferrara e Bologna. Il ristorante “Cusina e Butega” (in pieno centro storico a Ferrara) rappresenta un autentica e indiscussa eccellenza per il panorama della nostra cucina più tipica e Noretta è stata un bell’esempio esempio di professionalità e passione”.

Noretta Masiero è morta sabato pomeriggio, nella sua abitazione, dopo essersi sentita male ed essere tornata dal pronto soccorso di Cona, dove le sono stati eseguiti alcuni esami di controllo che non hanno rilevato nulla di preoccupante a livello cardiaco. Purtroppo però, una volta rientrata a casa, la situazione è precipitata e Noretta si è spenta. Lascia il marito, Massimo Benini, e i figli Matteo e Cristina.

Una nota di cordoglio è stata inviata agli organi d’informazione anche dal senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni: “Sono profondamente addolorato per la scomparsa dell’amica Eleonora Masiero, persona di rara umanità e straordinaria imprenditrice della qualità e delle nostre tradizioni, punto di riferimento della ristorazione in città e non solo insieme al collega Ennio. Sentirò la sua mancanza, soprattutto del suo gentile sorriso che mai le mancava anche nelle avversità più difficili. Un esempio per tutti coloro che credono nelle potenzialità del nostro territorio. Spero che le Autorità competenti diano al più presto ogni doverosa spiegazione in merito alle circostanze della sua morte, se come sembra è avvenuta poco dopo essere stata dimessa dal Pronto Soccorso, fatto di per sè molto inquietante. Esprimo le mie condoglianze al marito, ai figli, al socio di una vita Ennio e a tutto il personale del Ristorante, che Eleonora amava con tutto il suo immenso cuore”.

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