Attualità
12 Dicembre 2023
La storia di Antonio Romagnoli: “Colmato un vuoto, ora anche il nostro territorio ha il suo amaro”

Rinasce l’amaro Estense con una ricetta dimenticata di metà Ottocento

di Redazione | 2 min

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“Ferrara ha ricette e piatti tipici per tutti i gusti, da proporre ai turisti o da gustare in famiglia. Eppure dopo tanto buon mangiare, non esisteva un digestivo caratteristico, tipicamente locale, da offrire a fine pasto. Allora “facciamolo”, inizia così il racconto Antonio Romagnoli, ferrarese. Un passato e un presente da creativo, guida ambientale escursionistica, ideatore del simbolo territoriale Croce guardiana del Delta Po, e ora ideatore di un nuovo brand: l’Amaro Estense, ottenuto da infusi di erbe, spezie e macerati di agrumi che si rifanno alla tradizione.

“Spesso ai ristoratori veniva chiesto un prodotto locale come digestivo e la risposta era sempre una: “Non l’abbiamo”, racconta Romagnoli. “Per questo ho colmato un vuoto. Ho dato vita, con l’importante contributo di un’antica distilleria del territorio di origini ferraresi, a due amari tipici, un amaro che diventasse il simbolo del Delta antico, che fosse collegato al territorio stesso che potesse essere servito ai turisti come prodotto tipico locale”, ed un amaro dedicato alla città di Ferrara, l’Amaro Estense, aggiunge l’imprenditore. 

“La tradizione di un territorio si trasmette anche attraverso i suoi prodotti tipici. Grazie al recupero di questa antica ricetta ferrarese, l’amaro che gustavano i nostri bisnonni può tornare in commercio, contribuendo a far rivivere anche la nostra storia”, dice il sindaco Alan Fabbri, che oggi ha incontrato Antonio Romagnoli per conoscerne la vicenda imprenditoriale.

La ricetta presa come ispirazione è datata 1860, legata a un vecchio amaro andato perso e dimenticato col trascorrere degli anni e con il cambio dei gusti. La bevanda veniva prodotta da un’antica distilleria fondata nel 1824 a Mirabello di Ferrara. “A questa ricetta, a base di erbe che si rifanno alle antiche essenze del Bosco Eliceo, estesa tenuta di caccia degli Este, abbiamo aggiunto un macerato di agrumi, in omaggio al meraviglioso Giardino degli aranci del Castello Estense”, spiega il produttore. “Abbiamo dato vita all’Amaro Deltantico più tendente al dolce, e all’Amaro Estense più tradizionalmente amaro, grazie alla presenza della genziana – conclude -. All’interno del Deltantico ritroviamo la salicornia, erba presente nelle zone salmastre, che regala un profondo retrogusto sapido alla bevanda”.

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