Ultimo giorno di Gaza
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
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Ogni giornalista ucciso è un osservatore della condizione umana in meno. Ogni attacco distorce la realtà creando un clima di paura e autocensura
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Ospite di Ferrara Cambia Aps nel pomeriggio di domenica 10 dicembre, ieri (4 dicembre) il generale Roberto Vannacci ha ricevuto la notifica di apertura di un’inchiesta formale nei suoi confronti, in seguito alla pubblicazione del suo libro Il mondo al contrario, che sarà presentato proprio tra pochi giorni al pubblico ferrarese all’hotel Astra.
A renderlo noto è l’Ansa, che fa sapere come l’atto sia stato notificato al generale nel giorno in cui doveva iniziare, a Palazzo Esercito, il periodo di affiancamento prima di assumere l’incarico assegnatogli di capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri.
Al generale, si legge nell’agenzia – presentatosi in mattinata nel suo nuovo ufficio al Comando delle forze operative terrestri, è stato notificato da parte dei suoi superiori l’avvio del procedimento disciplinare nei suoi confronti con la nomina dell’ufficiale inquirente della commissione appositamente costituita per valutare eventuali profili di irregolarità legati al discusso bestseller pubblicato dell’ufficiale. Le controverse opinioni contenute nel libro – i gay “non normali” a esempio – espresse da un generale in servizio, potrebbero generare identificazione con l’istituzione che rappresenta venendo meno così al principio di terzietà.
L’inchiesta formale fa seguito a quella sommaria aperta ad agosto, nell’immediatezza dei fatti. La commissione – fa sapere l’Ansa – valuta gli atti prodotti dall’inchiesta sommaria, esegue accertamenti, acquisisce documenti e trasmette il rapporto finale all’autorità che ha ordinato l’inchiesta ed una scheda informativa dettagliata al ministro della Difesa. A seguito degli esiti dell’inchiesta formale potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci, nel caso emergessero comportamenti non rispettosi delle regole. I tempi non saranno lunghi, a quanto si apprende.
Nei mesi scorsi, contrario all’evento, il gruppo Finalmente 2024-Ferrara ha promosso sulla piattaforma online Change.org una petizione per far cancellare l’appuntamento, che ha già superato le 780 firme.
I motivi del no lo spiegano i promotori della petizione: “Ferrara è la città di Giorgio Bassani, della lapide dei deportati di via Mazzini, dell’eccidio del Castello… mai più quindi parole legate al razzismo e all’odio. Generale Vannacci, la sua guerra è finita. Qui non c’è posto per l’odio ma solo per le persone giuste e tolleranti, per la libertà e per la pacifica convivenza”.
“Noi abbiamo un sogno, che gli assessori – aggiungono – non organizzino più presentazioni di libri razzisti, come quello annunciato a Ferrara per il 10 dicembre, che fomentano odio e intolleranza, perché crediamo nella libertà, nel dialogo, e nella civile e pacifica convivenza”.
E aggiungono: “Noi abbiamo un sogno, un grande sogno. Che una giunta e un sindaco illuminati e lungimiranti invitino a Ferrara non chi fomenta odio e intolleranza, ma chi si prodiga per la pace, per la cultura e i diritti, come Claudia Goldin, premio Nobel dell’Economia per i suoi studi sul mercato del lavoro femminile, o Shirin Ebadi, avvocata iraniana e premio Nobel per la Pace che riluce per le sue coraggiose battaglie civili per la libertà”.
“Firma anche tu perché il generale non venga a presentare il suo libro a Ferrara e a propagandare le sue idee piene di odio e di razzismo nella nostra città, che merita di più e di meglio. E basta con questa politica spregiudicata” concludono i rappresentanti del gruppo Finalmente 2024, esortando i cittadini ferraresi a prendere posizione e a far sentire la loro voce con una firma.
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