Perché la segretaria particolare del sindaco Alan Fabbri lo accompagna frequentemente in viaggi in Italia e all’estero utilizzando denaro pubblico? È una delle domande che Anna Ferraresi rivolge nella sua ultima interrogazione.
Una interrogazione che prende di mira i rimborsi e le spese di rappresentanza dello staff del primo cittadino dal 2021 al 2023 e che contesta la legittimità di quelle dazioni di denaro.
Il Regolamento di Contabilità adottato negli anni dal Comune di Ferrara, infatti, prevede che siano autorizzati ad effettuare spese di rappresentanza per conto dell’ente il sindaco, gli assessori nell’ambito delle rispettive competenze e il presidente del consiglio per attività e iniziative inerenti alla rappresentatività del Consiglio Comunale.
Una prescrizione che sembra escludere i collaboratori del sindaco – la segretaria particolare Carla Bazzan, il portavoce Michele Lecci e l’ufficio stampa (che ora andrà alla Camera come capo ufficio stampa) Filippo Manvuller – che, secondo I dati in mano alla consigliera del Gruppo misto “hanno richiesto rimborsi di trasferte, anche di cifre irrisorie come 15 euro, mettendo in discussione se la retribuzione che essi percepiscono sia insufficiente a coprire le spese sostenute”.
Ferraresi passa poi in rassegna alcune circostanze. A partire dal ricco personale dello staff del sindaco che include Michele Lecci come “portavoce”, Carla Bazzan come “addetto alla segreteria particolare del sindaco”, Alessia Pedrielli come “capo di gabinetto”, e Filippo Manvuller come “istruttore addetto alla comunicazione istituzionale”.
La consigliera ricorda come inizialmente il trattamento economico per queste posizioni era basato sulla tabella per la categoria C/C1* del personale non dirigenziale nel comparto delle Funzioni Locali. Tuttavia, in date specifiche nel 2019 e nel 2020, “la Giunta Comunale ha deliberato indennità annuali lordi 25.000 euro per ciascuna posizione, superando così lo stipendio tabellare annuo lordo di Euro 20.344,07 previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale di categoria C/C1”.
Oltre a questo. la rappresentante del Gruppo misto puntualizza che la retribuzione complessiva annua per i membri dello staff del sindaco, comprensiva di tutte le indennità, si attesta a 65.196,36 euro (incluso l’emolumento accessorio aggiuntivo “ad personam” di 25.000,00 euro). “Questo importo – spiega – risulta notevolmente superiore rispetto alle retribuzioni di posizioni dirigenziali di categoria D, che variano tra i 35.000 € e poco più di 47.000 euro annui. La situazione solleva da tempo, questioni in merito all’equità dei compensi all’interno della struttura amministrativa comunale”.
“È importante notare – sottolinea Ferraresi – che queste indennità sembrano notevolmente superiori a quelle previste dallo stesso Ccnl, come compensi per lavoro straordinario, produttività collettiva e qualità delle prestazioni individuali. Questa situazione le colloca come indennità tipica dei dirigenti, superando le retribuzioni accessorie specifiche per la categoria D del Ccnl Funzioni Locali”.
Premesse queste finalizzate a contestualizzare lo schema riassuntivo dei rimborsi relativi alle spese di trasferta di alcuni membri dello staff.
Dai dati in possesso della consigliera si nota che la capo di gabinetto Alessia Pedrielli non ha fatto nessuna richiesta di rimborso spese, mentre la segretaria particolare del sindaco ha ottenuto rimborsi di 310,32 euro nel 2021, 1.006,10 euro nel 2022 e un parziale rimborso di 699,09 euro nel 2023, per un totale di 2.015,51 euro.
Per Manvuller si parla di poco meno di mille euro nel triennio in esame e per Lecci di 270 euro nel 2023.
Ferraresi ricorda le mansioni della segretaria, tra cui la gestione dell’agenda del sindaco, la cura della corrispondenza, e il supporto alle funzioni istituzionali. “Nonostante le specifiche competenze richieste e il ruolo rilevante che svolge – osserva la consigliera -, la sua posizione di inquadramento C1 non la rende idonea per richiedere rimborsi per trasferimenti in Italia e all’estero, in conformità con il Regolamento di Contabilità”.
“Va notato – aggiunge Ferraresi – che negli ultimi vent’anni, non sono state registrate spese di trasferta per le segretarie particolari dei sindaci delle amministrazioni precedenti”.
A questo punto Ferraresi chiede al sindaco “quali esempi l’Amministrazione intende fornire ai cittadini in termini di principio etico, considerando che sembra essere la prima a non rispettare il regolamento riguardante le spese di rappresentanza” e come “si concilia questa pratica con l’obbligo etico di essere un esempio di correttezza e trasparenza per i cittadini”.
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