Cronaca
30 Novembre 2023
Indagati cinque italiani e un giovane di origine straniera. Dovranno rispondere di minacce, percosse e lesioni. Gli episodi sono avvenuti lo scorso aprile e sono stati ricostruiti dagli investigatori della Squadra Mobile

Guerra tra gruppi rivali a Ferrara, nei guai sei minorenni

di Redazione | 3 min

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Hanno un’età compresa tra gli 11 e i 13 anni i quattro giovanissimi individuati dalla Polizia Ferroviaria di Ferrara che il 26 giugno scorso avrebbero posizionato dei sassi sui binari nella stazione di Pontelagoscuro, mettendo a rischio la propria incolumità e quella di numerosi viaggiatori su una linea ferroviaria, la Bologna-Venezia

Dopo le misure cautelari eseguite a luglio nei confronti di sette minorenni, altri sei giovanissimi, a conclusione di un’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Ferrara con il costante coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, risultano indagati, a vario titolo, per i reati di minacce aggravate, percosse e lesioni compiute nella seconda metà dello scorso mese di aprile, nel centro cittadino, nei confronti di alcuni coetanei di nazionalità straniera.

Si tratta di quattro italiani e uno straniero tra i 15 e i 17 anni e di un altro italiano divenuto nel frattempo maggiorenne. Sono tutti studenti provenienti da contesti familiari ritenuti senza particolari criticità, residenti in città.

Diverse le segnalazioni ricevute dalla Polizia di tafferugli e liti in centro, dopo le quali si sono messi nh moto gli investigatori seguendo passo passo le azioni del gruppetto di giovani. Sin da subito, le investigazioni condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso di ipotizzare come gli episodi di violenza fossero scaturiti da una rivalità insorta tra due distinti gruppi di minorenni, la cui contrapposizione sembrerebbe trarre origine da uno “sguardo di troppo” che un giovane straniero, mentre si trovava all’interno del centro commerciale “Il Castello” in compagnia di due suoi connazionali, avrebbe rivolto nei confronti di una ragazza vicina alla “fazione” opposta. Nell’occasione la ragazza, probabilmente infastidita, avrebbe chiamato in sua difesa alcuni suoi amici che, dopo aver intimato agli “avversari” di vedersi fuori dalla galleria commerciale, li avrebbero colpiti con calci e pugni.

Altra aggressione si è verificata a distanza di pochi giorni, in orario pomeridiano, nei pressi della Stazione ferroviaria, dove un gruppo di giovanissimi – tra cui gli stessi che si erano resi protagonisti dell’episodio al centro commerciale – vedendo due componenti del gruppo rivale da soli, li avrebbero affrontati e, dopo un breve scambio di battute, li avrebbero aggrediti colpendoli ripetutamente con calci e pugni. Nella circostanza, uno degli indagati, probabilmente utilizzando un tirapugni, avrebbe sferrato un violento pugno alla nuca dell’avversario, il quale è caduto a terra perdendo i sensi. Soltanto grazie all’intervento di un testimone gli aggressori hanno desistito dal proseguire nelle loro azioni e si sono dileguati prima dell’arrivo della Polizia di Stato e dei soccorsi sanitari. Dopo il trasporto presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cona e un breve periodo di ricovero, il malcapitato è stato dimesso con una progosi di trenta giorni per frattura cranica ed emorragia cerebrale.

Il grave episodio non è passato inosservato, tant’è che, proprio grazie alle serrate indagini svolte, è stato possibile apprendere come, il giorno seguente, gli amici della vittima avessero programmato un “regolamento di conti” e avessero intenzione di recarsi presso le giostre allestite in viale Alfonso d’Este per affrontare gli aggressori e vendicarsi dell’accaduto. Il tempestivo intervento congiunto delle pattuglie della Squadra Mobile e delle Volanti ha scongiurato un incontro tra le parti e il rischio di conseguenze ulteriori. Dopo circa una settimana, tuttavia, le acredini tra i due gruppi sono nuovamente tornate alla ribalta, questa volta in zona Gad. Due degli stranieri, infatti, si sono accorti di essere seguiti dal gruppo rivale, i cui componenti, armati di bastoni, tirapugni e altri oggetti contundenti, li avrebbero rincorsi e minacciati, tanto da costringerli a trovare rifugio all’interno di un esercizio commerciale e a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

La ricostruzione delle varie fasi degli eventi e l’accertamento dell’identità dei presunti responsabili è stata possibile grazie alle numerose testimonianze raccolte dalla Squadra Mobile, all’estrapolazione e all’analisi delle immagini registrate dai sistemi di video-sorveglianza, ai confronti e riconoscimenti fotografici, nonché attraverso una minuziosa e attenta analisi dei social network operata dagli investigatori.

Resta altissima l’attenzione della Polizia di Stato sul fenomeno della devianza giovanile, in costante sinergia con l’autorità giudiziaria competente. Gli agenti infatti da alcuni giorni stanno eseguendo controlli di routine in piazza Ariostea, che è una delle zone attenzionate al pari di altre aree della movida cittadina.

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