Cronaca
15 Luglio 2023
Ospiti alla Città del Ragazzo, avevano messo a segno furti e rapine tra maggio e giugno. In un'occasione hanno colpito anche all'interno della stessa struttura che li accoglieva

Tutte le ‘imprese’ dei sette ragazzi arrestati

di Redazione | 2 min

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Mettono grossi sassi sui binari, identificati quattro minorenni

Hanno un’età compresa tra gli 11 e i 13 anni i quattro giovanissimi individuati dalla Polizia Ferroviaria di Ferrara che il 26 giugno scorso avrebbero posizionato dei sassi sui binari nella stazione di Pontelagoscuro, mettendo a rischio la propria incolumità e quella di numerosi viaggiatori su una linea ferroviaria, la Bologna-Venezia

Due tentate rapine e una rapina ai danni di ignari passanti a cui hanno sottratto qualche centinaio di euro, oltre che due furti aggravati di un telefono cellulare in un caso e nell’altro ai danni di un distributore di snack e bevande di una struttura pubblica. Ma non solo, avrebbero messo inoltre a segno un furto in abitazione all’interno della comunità di accoglienza in cui erano ospitati, tentandone un secondo però senza successo.

Dovranno rispondere di questi fatti sette ragazzi di nazionalità straniera, sei ancora minorenni e uno nel frattempo diventato maggiorenne, tutti ospiti della Città del Ragazzo di via don Giovanni Calabria, arrestati nella mattinata di venerdì (14 luglio) a seguito di un’operazione congiunta tra gli uomini della Polizia di Stato di Ferrara e gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna.

Il maxi-intervento è arrivato a seguito di un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Bologna, per alcuni fatti avvenuti tra maggio e giugno di quest’anno ai danni di vittime di giovane età, nel centro cittadino di Ferrara, finiti sotto la lente degli inquirenti, che a carico dei sette hanno raccolto un grave quadro indiziario.

Le indagini, avviate a seguito di numerose segnalazioni e denunce, sono state condotte attraverso l’ascolto di testimoni, l’estrapolazione e l’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza e i successivi confronti e riconoscimenti fotografici, che hanno così reso possibile cristallizzare le varie fasi degli episodi delittuosi – commessi in concorso a volte tutti insieme, altre a gruppetti di due o tre – e risalire all’identità dei presunti responsabili, tutti già gravati da precedenti di polizia.

Per cinque di loro, la Procura Minorile di Bologna ha applicato la misura cautelare della custodia nel carcere minorile Pratello di Bologna, mentre per i restanti due è stato disposto il collocamento in comunità. Tutti e sette sono difesi d’ufficio dall’avvocato Gianfranca Carbone del foro di Bologna che, contattata da Estense.com, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Nessun commento neanche dalla Città del Ragazzo, col direttore che è in ferie – hanno fatto sapere dal centralino – e farà rientro lunedì.

 

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