Politica
29 Novembre 2023
I dati del questionario sul benessere lavorativo, secondo sindacati e opposizione, sono "preoccupanti". Altro problema alla voce "trasferimenti e mobilità"

Clima pesante per i dipendenti del Comune. Ma dalla giunta non arrivano risposte

di Redazione | 4 min

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Si conclude senza le risposte attese ma con i sindacati che accolgono la buona volontà del comune la prima commissione consigliare richiesta dalle minoranze “per verificare quali siano le considerazioni della giunta in merito al report sul benessere organizzativo delle dipendenti e dei dipendenti”.

Ci si aspettavano risposte in merito al questionario che ha evidenziato come un 11% di dipendenti si sia sentito oggetto di molestie mentre circa il 18% dei dipendenti ha dichiarato di essere stato vittima di episodi di mobbing. Dati che la consigliera dem Ilaria Baraldi definisce “rilevanti e preoccupanti” oltre a richiedere informazioni in merito a “trasferimenti e mobilità”.

La giunta, rappresentata dall’assessora Dorota Kusiak, evidenzia come il questionario sia “molto dettagliato e preciso” e consenta “di elaborare il piano”. Un piano per il benessere dei dipendenti a cui è preposto il Cug (Comitato unico di garanzia) che si dovrebbe riunire il prossimamente per iniziare l’elaborazione. 

In commissione era presente la sola Kusiak nonostante ci si aspettasse anche la presenza di Angela Travagli che ha la delega al personale mentre Kusiak ha la delega alle pari opportunità ed è stato il suo ufficio a lavorare al questionario. Presente anche il direttore generale Sandro Mazzatorta che sottolinea come “nessuno comune sia obbligato a fare questo tipo di indagine”.

Silvia Pivetti della Cgil Fp ammette come anche i dati dei precedenti questionari “non brillassero” ma ha l’auspicio che non ci si fermi e si prosegua sulla strada tracciata. Allo stesso tempo fa sapere che si sarebbe aspettata qualche risposta in più o, per lo meno, “qualche considerazione in merito a ciò che poi verrà discusso durante la riunione del Cug”.

C’è poi da capire come i dati vengono letti perché se a una domanda si risponde “abbastanza” c’è chi lo legge (l’amministrazione) come dato positivo e chi come i sindacati e le opposizioni lo leggono principalmente come dato negativo. Chiaro che i numeri non possano sempre dire tutto i sindacati però verificano anche in base alle richieste che vengono fatte ai loro sportelli e, “finché ci sarà un dipendete che dichiara di essere vittima di mobbing non va bene”.

Tra i dati indicativi anche quello legato alla mobilità e alle richieste di trasferimento. Dei 19 assunti lo scorso anno presso la polizia locale in due hanno già ottenuto il trasferimento a suggello di dati che non riportano un clima completamente sereno specialmente per quanto riguarda le discriminazioni. In questo caso però le voci più preoccupanti non sono quelle legate a orientamento sessuale, disabilità, credo religioso o provenienza geografica ma al background formativo e alle idee politiche e sindacali. In entrambi i casi circa un 12,5% dei dipendenti si sarebbe sentito discriminato.

Ilaria Baraldi ricorda quando nel 2018 Vittorio Sgarbi, durante la presentazione di un libro, disse: “Vinceremo le elezioni e caccerò la Pacelli”. Oggi Maria Luisa Pacelli ha vinto un bando per guidare la Pinacoteca di Bologna. “Immagino – chiosa Baraldi – il clima di lavoro in cui può aver lavorato”.

Un clima di lavoro pensante pesante alla quale il direttore generale controbatte cercando gli aspetti positivi come un bando molto partecipato (44 candidature) per la carica di dirigente delle biblioteche. Ma, dice Silvia Pivetti, “mi fa piacere che i dirigenti vogliano venire a Ferrara ma i dipendenti pare si stiano guardando in torno, dei 19 vigili assunti lo scorso anno due se ne sono già andati”. 

“I tempi della pubblica amministrazione per trovare soluzioni sono inadeguati” sottolinea la sindacalista ai nostri taccuini, pur sottolineando l’apprezzamento verso il tentativo del comune di giungere a un miglioramento. Inoltre spera che “il progetto che l’assessore Coletti ha portato su Asp venga poi riportato qui”.

Davide Covo della Uil Flp sottolinea invece come “le aspettative di crescita siano al 50% negative”. In sostanza i dipendenti del comune si sentono senza prospettive di crescita lavorativa e “se andiamo a consolidare questo dato nel futuro rischiamo di formare persone che poi se ne vanno”. Non pare particolarmente preoccupato Mazzatorta che sottolinea la necessita di rendere sempre più attrattivo un lavoro che per la sua complessità può formare persone che diventino “amministratore delegato della Ferrari”. Non pone quindi un problema di fidelizzazione e mantenimento del posto di lavoro ma di attrattività e di riuscire ad attrarre sempre più persone per poter garantire il turn over che nei prossimi dieci anni riguarderà il 50% del personale (1059 dipendenti). 

Colaiacovo fa invece notare come il suo giudizio sul questionario sia “molto viziato dai preconcetti” derivati dalla “direttiva del direttore generale ai dirigenti in cui si imponeva di informare i consiglieri comunali solo in presenza dell’assessore”. Una direttiva con la quale, al dirigente, si “impone un comportamento ma in scienza e coscienza sa che deve comportarsi in un altro modo”. Il dirigente si trova così in una situazione di difficile gestione dato che “per svolgere la funzione di controllo il consigliere comunale deve avere libero accesso alle informazioni”. “Uno dei punti più bassi della mia esperienza” che secondo il capogruppo dem è indicativo di come possano sentirsi i dipendenti. “Se questo avviene – dice Colaiacovo – io immagino quello che può essere il sentimento dei dipendenti che sono gerarchicamente inferiori rispetto ai dirigenti”.

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