È stato un Teatro Abbado da tutto esaurito quello di ieri venerdì (24 novembre) sera, per l’inaugurazione della nuova stagione d’opera e balletto, con la messa in scena di Turandot di Puccini, coproduzione tra la coreana Daegu Opera House e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Nel 2022 era stato il Don Giovanni ‘ferrarese’ ad andare in scena a Daegu, metropoli della Corea del Sud, in uno scambio culturale nel segno dell’opera. Venerdì, dopo due anni di collaborazioni tra i due enti, ha debuttato al Comunale la Turandot “coreana”, tra gli applausi generali.
Ospite d’eccezione è stato il console generale della Corea Hyung Sik Kang, accompagnato dal vice console Tae Woo Kim. “Sono molto lieto di partecipare a questo significativo evento realizzato dalla Daegu Opera House a Ferrara, città ricca di bellezza e fascino – ha detto il rappresentante coreano Sik Kang – perché la cultura, come anche la politica, l’economia e il turismo, è un tassello assai importante per il nostro Paese. Mi auguro che questa serata rimanga un bellissimo ricordo per il pubblico presente e in futuro ci siano altre opportunità di collaborazione e di scambio”.
“Quello di questa sera è un momento speciale, che è il risultato di un ponte tra Oriente e Occidente, del connubio tra diverse tradizioni teatrali – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli –. Non posso che esprimere grande soddisfazione per i notevoli passi in avanti fatti dal nostro teatro, merito di un grande lavoro di squadra. Il Teatro Comunale Claudio Abbado, oggi simbolo di eccellenza, è e deve continuare ad essere motivo di orgoglio per tutti noi ferraresi”. Con loro, sul palco, anche il sovrintendente della Daegu Opera House, Kabgun Chung, che ha ringraziato la città di Ferrara per l’invito a realizzare Turandot in Italia, patria del compositore Giacomo Puccini.
“L’Orchestra Città di Ferrara, diretta da Marcello Mottadelli, si è confrontata in un progetto internazionale ed ha mostrato tutta la bontà della sua qualità artistica” ha ribadito Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro, presente alla Prima insieme al direttore generale Moni Ovadia. “Ciò conferma la politica culturale che il Teatro Comunale di Ferrara sta perseguendo: proseguiremo con le collaborazioni con altre nazioni all’avanguardia sul fronte operistico e, al contempo, continueremo ad investire sulle risorse artistiche locali di rilievo, in grado di confrontarsi con compagini artistiche e solisti di grande qualità”, ha concluso Corvino.
Lo spettacolo verrà replicato con una seconda recita domenica pomeriggio (26 novembre alle 16), i cui biglietti sono già tutti esauriti. Oltre alla consueta presenza del corpo dei vigili del fuoco, anche l’Unitalsi, con i suoi volontari, collaborerà all’accoglienza degli spettatori con disabilità presenti per assistere allo spettacolo.
Il cast dei cantanti è completamente composto da voci coreane: Turandot è Lilla Lee, Calàf è interpretato da Yoon Byungkil, Liù da Kim Eunhye, Timur da Moon Seokhoon, Ping da Leo An, Pong da Choi Yosub, Pang da Park Sinhae, Mandarino da Juhyeon Kim e Altoum da Kim Juntae, la musica è invece affidata all’Orchestra Città di Ferrara, diretta da Marcello Mottadelli. La regia è di Plamen Kartaloff, anche direttore del Teatro nazionale dell’opera e balletto di Sofia, in Bulgaria.
La coproduzione firmata da Daegu Opera House e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara vede in scena infine il Coro Colsper – Coro Lirico Sinfonico di Parma e dell’Emilia Romagna (maestro del coro Andrea Bianchi) e il Coro di voci bianche del Teatro Comunale di Bologna. Le imponenti scene, i suggestivi costumi e gli oggetti di scena provengono dalla Corea e sono arrivati suddivisi in quattro container a metà novembre a Ferrara dopo aver attraversato per quasi tre mesi gli oceani su una nave e infine, una volta approdati a Genova, sono stati trasportati su strada fino a Ferrara.
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