Vigarano. Il gruppo informale contro l’inquinamento odorigeno ha presentato una nuova istanza al Comune di Vigarano Mainarda chiedendo che sia rispettato quanto previsto nell’accordo tra l’ente locale e il biogas Ca’ Bianchina srl, in vigore dal 6 ottobre 2010, in virtù del quale “la società si impegnava a riconoscere, all’amministrazione comunale, una compensazione ambientale pari a 25.000 euro all’anno, oltre che a mantenere in perfetto stato di funzionalità le vie di accesso all’impianto, con interventi manutentivi ordinari e straordinari”.
“Ad oggi, le strade sottoposte al passaggio dei mezzi pesanti – spiegano gli esponenti del gruppo informale – sono in pessimo stato di manutenzione e la pubblica via di accesso allo stabilimento, via Frattina, è addirittura interdetta al transito veicolare. La consigliera Agnese De Michele, a cui va il nostro sostegno per l’impegno profuso sul tema, ha reso noto che i danni sarebbero quantificati, secondo la consulenza tecnica d’ufficio disposta dal Tribunale di Ferrara, in circa 1.5 milioni di euro. Come se non bastasse, stando alla documentazione acquisita tramite accesso agli atti, in tredici anni, sarebbero stati corrisposti solamente 25.000 euro a titolo di compensazioni ambientali, solo la prima rata perciò, versata al momento dell’autorizzazione ambientale rilasciata per l’inizio dell’attività”.
Aggiungono i componenti del gruppo: “Mancherebbero quindi oltre 200.000 euro, che sarebbero dovuti essere investiti in compensazioni ambientali e che, forse, se fossero stati impiegati in tal senso, avrebbero ridotto l’impatto ambientale dell’attività e degli spandimenti di liquami, che hanno negli anni determinato fastidi e lamentele da parte dei residenti. Non vogliamo che la salute dei vigaranesi, del territorio e la qualità della nostra vita sia pregiudicata da accordi economici sfavorevoli, che avvantaggiano solo i pochi che traggono profitto da certe attività”.
“Pretendiamo – concludono – che il Comune concluda prontamente un nuovo accordo e che, come previsto dal Dm 10 settembre 2010, quantifichi la compensazione ambientali da corrispondere annualmente nella misura del 3% dei proventi derivanti dalla valorizzazione dell’energia elettrica prodotta dall’impianto. Basta concedere sconti o proroghe alle attività impattanti per ambiente e salute: chi inquina paga”.
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