Attualità
17 Novembre 2023
Un piccolo gruppo di ferraresi sul luogo dove dovrebbe sorgere il centro. arriva anche troupe Rai

Cpr. La protesta dei cittadini: “No ai lager di Stato”

di Redazione | 3 min

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“No ai lager di Stato”. È uno degli striscioni che hanno accompagnato la protesta di alcuni cittadini a ridosso del terreno di proprietà dell’aeronautica in cui dovrebbe sorgere il Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di Ferrara.

L’occasione è stata la visita della giornalista Karina Marino per la diretta in collegamento con il programma Re Start di Rai3, durante il quale si discuteva del tema della gestione dei migranti e del recente accordo tra governo italiano e albanese sui centri per migranti proprio in Albania.i migranti non si potranno allontanare se non accompagnati alla frontiera.

In studio la conduttrice Annalisa Bruchi spiega il caso di Ferrara, dove è in atto “una forte polemica tra il sindaco leghista, favorevole alla costruzione della struttura, e il vescovo, totalmente contrario, come sono contrari i residenti pronti a scendere in strada”.

“Purtroppo abbiamo saputo solo ieri di questa diretta con il programma di Rai3” commenta così Mariagrazia Marzola, residente della zona compresa tra via Bologna e l’ipercoop Il Castello, “ma nonostante il poco preavviso siamo venuti qui anche in rappresentanza di tutti quei cittadini residenti che per motivi di lavoro non sono potuti venire a manifestare la loro contrarietà a questo progetto. Ci stiamo già organizzando per organizzare una protesta ed eventualmente un comitato cittadino, poiché la costruzione di un carcere per migranti in questa zona porterà sicuramente più problemi che benefici, sia per la città mia soprattutto per chi abita qui”.

Altri sono contrari per ragioni diverse, come la sicuezza: “temiamo per la nostra incolumità – afferma ai microfoni un’altra residente -, io ho paura. Non avendo un parco vicino portiamo qui i nostri figli e nipoti a giocare e non vogliamo pensare di poter correre il rischio di avere persone che scappino da una prigione e trovarcele qui in giro. Sono terrorizzata”.

Ad intervenire una volta terminata la diretta con Rai3 sono Paride Guidetti e Francesco Reitano, rispettivamente coordinatore provinciale e responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle a Ferrara: “è impensabile la costruzione di un lager in mezzo a queste case, per le quali il loro valore diminuirà automaticamente di almeno un quarto una volta costruito, e i residenti di questa zona non sono assolutamente contenti”. “Inoltre vale la pena ricordare che i Cpr sono peggio delle carceri – continua Guidetti -, quello di Torino ad esempio è stato chiuso per una rivolta carceraria, e le persone che escono da quei posti ne escono peggio di come sono entrate, sono a tutti gli effetti delle ‘fabbriche di delinquenti’, ci entrano anche persone oneste che non hanno fatto niente di male se non arrivare in Italia senza permesso di soggiorno e ne escono che sono ancora più disperate finendo poi per delinquere pur di sopravvivere”.

Conclude infine Andrea Firrincieli, residente della zona e socio volontario di Mediterranea: “Guardate cosa è successo ad esempio al Cpr di Torino, i Cpr non devono esistere ne qua ne da nessun’altra parte. Dobbiamo dare a queste persone la possibilità di tornare a vivere dignitosamente la propria vita tramite servizi pubblici, non rinchiudendoli in un carcere”.

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