Ipocrisia. È quella che, secondo il senatore Alberto Balboni di Fratelli d’Italia, starebbe mostrando il Partito Democratico in queste ore, dopo la conferma della volontà – da parte del governo Meloni – di avviare uno studio di fattibilità per la costruzione di un Cpr a Ferrara, nella zona dell’ex aeroporto militare.
“Il Pd – afferma Balboni – si oppone ai Centri di Permanenza per il Rimpatrio perchè sarebbero centri di detenzione e non di integrazione. Quanta ipocrisia. Vorrei infatti ricordare che la legge che impone almeno un Cpr per Regione è stata approvata nel 2017 e porta la firma di due esponenti del Pd, Gentiloni e Minnitti. Il governo attuale non sta facendo altro che dare completa attuazione a quella normativa, visto che a distanza di sei anni in molte Regioni, tra cui appunto l’Emilia Romagna, non c’è ancora un Cpr“.
Il senatore ferrarese prosegue: “Che siano luoghi dove i migranti sono trattenuti in attesa di espulsione è vero, ma questo è esattamente quanto previsto dalla normativa europea, che stabilisce giustamente detta procedura per gli extra comunitari che hanno già ricevuto il decreto di espulsione e non vi hanno ottemperato. Si tratta per lo più di soggetti che hanno commesso gravi reati o che hanno dimostrato di essere pericolosi per la sicurezza dei cittadini. È ovvio che se fossero lasciati liberi di circolare si renderebbero immediatamente irreperibili”.
“Avere un Cpr in ogni regione – spiega – è pertanto necessario per aumentare la sicurezza dei cittadini e togliere dalle nostre strade persone che hanno già dimostrato la loro pericolosità. Oggi le forze dell’ordine sono costrette a fare centinaia di chilometri per portare chi deve essere trattenuto per l’espulsione nei pochi Cpr esistenti (attualmente sono solo 8 o 9 in tutta Italia con una capienza di appena 1.700 posti complessivi). Completando quanto previsto dalla legge a firma Gentiloni Minnitti, i posti saranno quasi raddoppiati e il trattenimento diventerà più facile e rapido, sgravando le forze dell’ordine da viaggi lunghi e defatiganti che sottraggono decine di preziosi agenti dai loro compiti sul territorio”.
Balboni conclude: “Pretendere di garantire l’accoglienza a chi non ha diritto di restare sul territorio nazionale perché ha commesso gravi reati o ha comunque contravvenuto al decreto di espulsione, è una contraddizione in termini che solo il Pd può avere la faccia tosta di sostenere. Il governo li vuole invece espellere al più presto trattenendoli in un posto sorvegliato dove non possano nuocere fino al loro accompagnamento alla frontiera. Insomma, chi si oppone ai Cpr (dopo averli voluti) si oppone alla sicurezza dei cittadini“.
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