di Giovanni Iannucci
La mostra itinerante del centenario storico dell’Aeronautica Militare italiana approda con la sua decima tappa a Ferrara nel Refettorio ex Convento San Paolo in via Boccaleone 19. Dal 4 al 19 novembre (con orario 9-13, 14-18) sarà possibile scoprire, con ingresso gratuito, la storia, le capacità e le tradizioni dell’Aeronautica Militare nei suoi primi 100 anni di storia.
Dopo il taglio ufficiale del nastro da parte dell’assessore alla Cultura Marco Gulinelli inizia il percorso di visita della mostra che segue cronologicamente la storia aviatoria italiana dai suoi albori, vale a dire dal 1923, fino alla contemporaneità. Con il decreto regio del 28 marzo 1923 il settore aeronautico viene elevato a forza armata autonoma, e da questo momento inizia una storia gloriosa di voli transoceanici e grandi nomi tra cui spicca quello certo discusso di Italo Balbo,
ministro dell’Aviazione durante il fascismo, in ogni caso protagonista di numerosi record in lunghi raid come Italia-Brasile e ritorno, Italia-Usa e ritorno e ancora quello di Francesco Agello che detiene il record, imbattuto dal 1934, di 709 km/h di velocità raggiunta con idrocorsa MC72 con motore alternativo, presso il lago di Garda. Un modello che oggi è visibile nel corso della visita assieme ad altri modellini in esposizione.
La mostra mette in luce anche lati più scomodi della storia dell’Aeronautica come le attività svolte durante la guerra coloniale in Etiopia e nella guerra civile
spagnola, a supporto del dittatore Francisco Franco. Un’importante sezione è dedicata alla storia aviatoria nel territorio estense tra Ferrara e Poggio Renatico prima del 1923.
In questo centenario di storia, oltre ai successi e ai record stabiliti, lo “Stormo Azzurro” è da sempre stato impegnato, insieme ad altri corpi dell’esercito, nelle operazioni di soccorso immediato durante le terribili catastrofi naturali che hanno colpito il paese: è la mostra racconta così anche dell’impegno dell’aeronautica in occasione dei terremoti de L’Aquila e di Amatrice della recente alluvione in Emilia-Romagna.
Oggi, e in particolare dal 1996 con l’astronauta Maurizio Cheli, l’Aeronautica Militare Italiana è presente anche nello spazio e continua con il suo motto “A Siderum Tenus”, la rincorsa verso le stelle.
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