Attualità
26 Ottobre 2023
La rivelazione parte da un'inchiesta de Il Fatto Quotidiano per cui ci sarebbero anche 300.000 euro di compensi in barba alla "legge che da vent’anni impone ai titolari di incarichi politici di dedicarsi esclusivamente alla 'cura degli interessi pubblici'"

Vittorio Sgarbi dovrebbe 715.000 euro al fisco

di Redazione | 2 min

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Secondo un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano ripresa dall’Ansa il sottosegretario alla cultura ferrarese Vittorio Sgarbi non avrebbe pagato imposte al fisco per 715.000 euro. Ma non solo perché da febbraio a oggi – secondo quanti riportato da Il Fatto Quotidiano – ci sarebbero 300.000 pagati al presidente di Ferrara Arte, ma anche al suo capo segreteria o alla sua compagna, per incarichi dai quali per legge non dovrebbe avere compenso.

“Che fine ha fatto – si legge sul Fatto – la legge che da vent’anni impone ai titolari di incarichi politici di dedicarsi esclusivamente alla ‘cura degli interessi pubblici’ vietando ‘attività professionali in materie connesse alla carica di governo?’”

Ma come arriva a questa cifra secondo il Fatto Quotidiano? Presiedendo la giuria di Miss Italia (10.000 euro di ingaggio ma si è ancora in attesa di conferma). Duecento euro al minuto per la lectio magistralis su Caravaggio mentre, si legge sul quotidiano, “per una mostra su Andy Warhol a Polesella 6.100 e ben 35 mila per curare la ‘Vergine delle Rocce’ in corso ad Agrigento”. Queste sarebbero alcune degli ingaggi pagati a Vittorio Sgarbi.

Per i 715.000 euro invece pare che le indagini siano partite dall’acquisto, nell’ottobre 2020, di un’opera di Vittorio Zecchin per 148 mila euro. A quanto si evince dalla ricostruzione dell’Ansa però l’acquirente dell’opera sarebbe la compagna di Sgarbi ma, secondo la Procura di Roma, il reale acquirente sarebbe il sottosegretario alla cultura.

Avrebbe già preso posizione in merito il Ministro alla Cultura Sangiuliano che si sarebbe detto “indignato del comportamento di Sgarbi” mentre il sottosegretario nega parlando di “un’intervista falsa al ministro”. “Ho subito avvertito chi di dovere – avrebbe detto a Il Fatto Quotidiano il ministro – e segnalato di averlo fatto a Giorgia Meloni. Del resto si sa, non l’ho voluto io e anzi: cerco di tenerlo a debita distanza e di rimediare ai guai che fa in giro”.

Secondo Sgarbi, si legge sull’Ansa, il ministro gli avrebbe scritto questo messaggio: “Non ho rilasciato alcuna intervista, ho solo detto di non sapere di cosa si parlasse”. Inoltre, continua Sgarbi, “la telefonata che mi ha fatto poche ore fa è esattamente di spirito contrario a quanto si legge in quella falsificazione. L’ultima volta che abbiamo parlato è stato 12 ore fa e mi ha fatto venire a Bologna dimostrando un affetto straordinario”.

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