A Ferrara serve un piano di reindustrializzazione
Massimo Buriani e Davide Nanni (Pd) intervengono sulla crisi industriale che sta investendo l'Italia e ancor di più Ferrara
Massimo Buriani e Davide Nanni (Pd) intervengono sulla crisi industriale che sta investendo l'Italia e ancor di più Ferrara
Non ci si stava l’altro ieri in via Kennedy 24, nella sede di Cittadini del mondo. Anche il Forum Ferrara Partecipata era presente e ha espresso solidarietà nei confronti di un luogo che da tanti anni è un agente di accoglienza, di difesa e promozione di diritti
Dopo la Resistenza ora anche l’associazione Cittadini del mondo perde la sua sede per volontà del nostro sindaco di Ferrara, Alan Fabbri e della sua giunta. Colui che ama definirsi ‘il Sindaco di tutti’
Terza corsia della A13, Zls e polemiche con la Regione per la nuova romea. Ieri (9 maggio) il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti, Tullio Ferrante, ha tenuto un colloquio con le principali associazioni di categoria del territorio estense alla Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna
Il Tribunale di Ferrara ha disposto il blocco immediato dei lavori edilizi in corso nell’area di via Favero/via Serao, a seguito del riconoscimento dell’esistenza di una servitù di passaggio gravante sul terreno oggetto dell’intervento
Dario Maresca non ci sta e risponde alle accuse che il sindaco Alan Fabbri aveva rivolto alle opposizioni. Il primo cittadino definiva il Pd come oscurantista e carico di odio. Il consigliere di Ferrara Bene Comune pone invece “qualche riflessione a titolo personale a seguito delle esternazioni del sindaco, in qualità di consigliere comunale di una lista civica e parte delle forze di opposizione che stanno lavorando, proprio in questi giorni, per costruire un programma condiviso e una visione di città“.
“Prima ancora dei nomi – continua Maresca – infatti mi interessano i contenuti, anche se al sindaco uscente questo può sembrare strano” e molti sono “i contenuti che le opposizioni hanno portato avanti in consiglio comunale, molte le proposte nate in questi anni dal tavolo delle opposizioni, molte le idee che stanno convergendo in vista delle elezioni della prossima primavera”.
Probabilmente, “se il sindaco non le conosce” è “perché non partecipa da mesi ai consigli comunali” vedremo quindi “di fargliele avere” nonostante la premura sia “confrontarci con i ferraresi, per esprimere al meglio le loro preoccupazioni e speranze, e non con chi in questi anni ha sistematicamente impedito il dialogo costruttivo tra maggioranza e opposizione”.
“È fuori luogo e falso – continua Maresca – quanto afferma il sindaco uscente Fabbri, che ancora una volta attacca le opposizioni non con argomenti di merito, ma cercando di denigrare e delegittimare la controparte politica“. La strategia del sindaco appare chiara all’esponente di Ferrara Bene Comune: “mai parlare di contenuti; delegittimare le opposizioni; attaccare solo il Pd (partito da cui è ossessionato) fingendo che non esista una grande pluralità di soggetti politici e civici che stanno lavorando insieme per una proposta alla città alternativa alla sua”.
“Forse – auspica – Fabbri farebbe meglio a preoccuparsi della litigiosità e frammentazione della sua maggioranza o delle vicende giudiziarie dei suoi esponenti che hanno svilito l’istituzione comunale. E farebbe meglio a dirci come vorrebbe risolvere le criticità della città che in questi anni sono rimaste tali, come lo spaccio di droga che si è soltanto spostato di qualche isolato, o che si sono aggravate, come le difficoltà economiche di tante famiglie dovute agli aumenti delle bollette e all’inflazione”. “Penso che nessuno dell’opposizione si faccia impressionare dagli interventi scomposti del sindaco, ma che sia giusto che tutti sappiano che ciò che afferma non corrisponde al vero”.
La visione del futuro di Ferrara delle opposizioni è “basata su innovazione e sviluppo, e non solo su eventi e sagre, per invertire il calo demografico e offrire opportunità di lavoro e di benessere sociale; su un’urbanistica sostenibile che non svenda gli spazi pubblici ai privati e che abbia nella cura dell’ambiente il criterio cardine; sulla solidarietà come principio delle politiche sociali per contrastare le diseguaglianze e non abbandonare i ferraresi al caro vita; su partecipazione e coinvolgimento dei cittadini con strumenti effettivi, come le consulte di quartiere o il bilancio partecipato; su politiche familiari ad ampio raggio, in grado di sostenere le giovani famiglie e prendersi cura degli anziani, con aumento dei servizi, politiche di conciliazione famiglia-lavoro, contrasto della solitudine; sulla transizione del polo chimico verso la chimica verde di cui Ferrara può e deve essere eccellenza; e molto altro ancora”.
Quelli riportati sono “solo alcuni esempi dei temi sui quali abbiamo proposte precise, con la ricchezza che viene dall’aggregare soggetti politici diversi ciascuno con la propria specificità, e che nei prossimi mesi presenteremo e confronteremo con le attese e le idee di cittadini, enti ed associazioni, per dare forma insieme alla Ferrara del prossimo futuro”.
Ed è “il non aver trovato adeguate risposte da parte della giunta di destra a queste priorità della città che costituisce la posizione alternativa, su cui stanno convergendo molte forze politiche e molte espressioni civiche, e non certo una personalizzazione anti sindaco che solo lui immagina, forse a causa di un ego troppo grande”.
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