Comacchio
1 Ottobre 2023
Gli operatori le hanno trovate in un furgone fermato a Porto Garibaldi e le hanno rigettate in mare. Erano senza alcun documento che ne attestasse la provenienza, la zona di pesca, l'attrezzo utilizzato e l'imbarcazione che ne aveva effettuato la raccolta

Maxi-operazione della Guardia Costiera di Porto Garibaldi. Sequestrati otto quintali di vongole

di Redazione | 1 min

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Comacchio. Maxi-operazione della Guardia Costiera di Porto Garibaldi che, nella giornata di venerdì 29 settembre, durante le attività di controllo della filiera ittica, ha sequestrato otto quintali di vongole lupino, che erano contenute all’interno di un furgone fermato a Porto Garibaldi.

I molluschi erano senza alcun documento che ne attestasse la provenienza, la zona di pesca, l’attrezzo utilizzato e l’imbarcazione che ne aveva effettuato la raccolta.

L’operazione, che si è svolta sotto il coordinamento dell’VIII Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima dell’Emilia Romagna, ha visto i militari della Capitaneria di Porto sanzionare il conducente del veicolo con 1.500 euro di multa per la detenzione del prodotto ittico non tracciato.

Mentre le vongole sono state prima sottoposte a sequestro e poi rigettate in mare, dopo essere state ispezionate dal servizio veterinario dell’Ausl che ne ha certificato il loro buono stato di salute.

Il controllo sulla filiera ittica rappresenta uno dei compiti principali del corpo delle Capitanerie di Porto, per verificare il rispetto, sia a mare che a
terra, delle disposizioni nazionali e comunitarie in materia di pesca, con l’obiettivo di tutelare la risorsa ittica, ma anche il consumatore finale, garantendo l’immissione nel mercato di prodotto di cui sia chiara la provenienza, anche a tutela degli operatori autorizzati.

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