
Vigarano Pieve. La consigliera Agnese De Michele, consigliera di opposizione a Vigarano, interviene sulla questione della Casa della musica di Vigarano Pieve e la sua riapertura.
“Sembra ieri quando a febbraio le lezioni erano state spostate altrove perché quell’edificio non poteva rimanere aperto: caldaia e impianto di riscaldamento molto datati, unitamente al tetto ed agli infissi che non consentivano alcun abbattimento termico, avevano suggerito all’amministrazione la necessità chiudere i battenti alla scuola e di individuare bandi per l’efficientamento energetico di quello stabile, affinché “chi paga una retta possa vivere in un ambiente salubre”, rimediando così ad una “drammatica eredità della precedente amministrazione”, come dichiaravano il sindaco e l’assessore Patroncini (che ha lavorato per cinque anni presso la casa della musica) in un’intervista dello scorso 16 febbraio”.
“Facile ipotizzare che se oggi la Scuola della Musica riapre i battenti, i problemi che avevano portato alla chiusura siano stati risolti”, prosegue la consigliera, evidenziando come “a supporto di questa tesi c’è il “verbale di consistenza dell’immobile”, datato 21 luglio 2023, allegato alla determina del 4 settembre, con la quale è stata deliberata l’assegnazione della Scuola della Musica alla Theremin società S.r.l. Impresa sociale, già attiva gli anni precedenti. Nel verbale infatti, a parte l’inefficienza dell’ascensore e di un radiatore, tutte le voci indicano uno stato di efficienza “buono””.
Prosegue sottolineando comunque l’entusiasmo dato dal fatto che “i ragazzi possano riprendere il percorso artistico in un ambiente con una migliorata efficienza energetica e quindi più “salubre”, considerato tuttavia che dai documenti disponibili in comune non si evincono lavori finanziati per quello stabile”.
Emerge quindi un unico interrogativo principale, presentato dalla consigliera, capogruppo di Costruiamo il Futuro con Te: “vorrebbe il sindaco cortesemente spiegarci grazie a quali straordinari poteri taumaturgici è riuscito in soli pochi mesi e senza aver effettuato alcun lavoro, a migliorare l’efficienza energetica dello stabile rendendolo, così facendo, finalmente “salubre”?” .
“Non sarà certamente stata l’eventuale annunciata installazione di uno split a rendere energeticamente efficiente quello stabile”, conclude De Michele. “Il sindaco ci faccia capire questa “stonatura”: come è possibile, adesso, agire in modo diametralmente opposto a quanto dichiarato soltanto sette mesi fa senza che nulla sia cambiato in quell’immobile?”.
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