MENÙ
Sospettato di nascondere in casa un'arma, in realtà il suo alloggio era un nascondiglio di droga. È quanto emerso dalla perquisizione di un'abitazione di Ferrara, finita sotto la lente di ingrandimento della Procura del Tribunale per i Minorenni di Bologna
La detenuta trans che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo avvenuto in carcere a Ferrara è stata trasferita in un altro istituto penitenziario
Sulla A13 Bologna Padova, tra Altedo e Ferrara Sud verso Padova, è stata disposta la chiusura del tratto per un incidente al km 29, in cui è rimasto coinvolto un camion che si è ribaltato disperdendo parte del suo carico costituito da mangime
La Procura ha avanzato una richiesta di rinvio a giudizio per diciassette persone dopo la conclusione delle indagini da parte della Guardia di Finanza. Tra loro anche un imprenditore ferrarese
Sempre più delicata la situazione nel carcere di Ferrara, dove - negli ultimi giorni - il personale ha dovuto fare i conti con "tanti eventi critici". A denunciarlo sono Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria
I soccorsi all’interno del locale
Sono passate da poco le 23 di venerdì 1° settembre. All’interno del Big Town entrano Davide Buzzi e Lorenzo Piccinini. Buzzi ha una tanica in mano.
Sono le sequenze drammatiche riprese frammento dopo frammento dall’impianto di videosorveglianza del locale. Immagini che hanno convinto la giudice Silvia Marini a confermare la custodia cautelare dei due indagati per omicidio in concorso e tentato omicidio, Giuseppe e Mauro Di Gaetano per il pericolo di reiterazione del reato.
Il video mostra coloro che hanno dato il via alla tragedia che sta per compiersi da lì a pochi minuti, Davide Buzzi e Lorenzo Piccinini. Nessuno li ostacola all’ingresso. Si avvicina Giuseppe Di Gaetano e gli grida di andare via. Per tutta risposta riceve una gomitata violentissima al volto che lo fa crollare a terra. I due gli sono addosso e gli sferrano dei calci. Il 69enne si rialza e corre verso il bancone.
C’è qualche secondo di stallo e il padre del gestore esce dalla porta. Forse chiama le forze dell’ordine, ma questo frangente non è inquadrato dalla telecamera. Dopo poco rientra e i due aggressori gli vanno incontro. Per cercare di lasciarlo fuori dal locale gli sbarrano l’ingresso con un tavolo e rivolgono le loro ‘attenzioni’ al figlio, Mauro, il titolare del locale.
Il padre riesce a spostare il tavolo e rientra. Gli si fa incontro Piccinini e qui arriva la prima coltellata. La vista del sangue sembra far rinsavire tutti. Qualcuno chiama il 118. “Chiama l’ambulanza!”. “L’ho già chiamata!”. Ma è solo la quiete che precede la tempesta. Ci sono angoli bui non ripresi dalla videosorveglianza. Piccinini riceve altre coltellate. Buzzi aggredisce Mauro Di Gaetano e poi il padre, che colpisce con la chiave inglese. Volano sedie e bottiglie. Giuseppe Di Gaetano ha ancora in mano il coltello ed è alle spalle del 42enne. Il figlio, di fronte, maneggia un oggetto contundente, forse un lucchetto di ferro. E la reazione diventa incontrollata.
Quando Buzzi crolla a terra escono in strada Giuseppe Di Gaetano e Piccinini. Arrivano Carabinieri e Polizia di Stato. E, poco dopo, l’ambulanza.
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