Cronaca
10 Agosto 2023
La Procura apre un'indagine bis per ricostruire la catena decisoria che ha portato ad avvisare l'autorità giudiziaria qualche giorno dopo i due decessi

Comunicazioni ritardate. Via al secondo filone d’inchiesta per le morti a Cona

di Davide Soattin | 3 min

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Arrivano novità importanti sul caso delle due morti sospette all’ospedale di Cona. Dopo quello per omicidio colposo infatti, in cui sono indagate ventidue persone tra medici, anestesisti, infermieri e Oss, oggi (mercoledì 9 agosto) il pm Andrea Maggioni – che sta coordinando le indagini – ha aperto un secondo fascicolo di indagine per il reato di omessa di referto dei due decessi alla Procura da parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria del Sant’Anna.

Le morti di Gabriella Cimatti, 81enne di Forlì, e della 70enne Mara Cremonini di San Pietro in Casale, nel Bolognese, infatti, non sarebbero stata segnalate in maniera immediata all’autorità giudiziaria, tant’è che la salma della prima era già stata restituita ai familiari e stava per essere cremata, quando gli uomini della Polizia di Stato sono intervenuti per fermare le operazioni, mentre sul corpo dell’altra era stata eseguita una prima autopsia, ma non in medicina-legale.

Da qui l’apertura di un secondo filone d’inchiesta con cui la Procura della Repubblica ora, attraverso le indagini svolte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Ferrara, dovrà individuare chi, all’interno dell’ospedale di Cona, aveva il compito di informare gli inquirenti, chi l’ha fatto e in che termini, ricostruendo la catena decisoria che ha portato ad avvisare l’autorità giudiziaria di quanto accaduto solamente nella giornata del 31 luglio, come comunicato dalla stessa Azienda, dopo circa quattro giorni dai due decessi avvenuti in sequenza a cavallo tra il 27 e 28 luglio. Al momento, il fascicolo aperto per far luce sull’eventuale ritardo nelle comunicazioni è quindi contro ignoti.

Nel mentre, sempre nella giornata di oggi, negli uffici di via Mentessi, è stata la volta del conferimento di incarico al professor Giambattista Golé di Torino per le autopsie sui corpi delle due vittime, esperto nominato dalla Procura per indagare quali siano state le modalità e le cause del decesso e se ci sia stata una correlazione tra la morte e il comportamento dei sanitari indagati. Gli esami autoptici sono iniziati nel primo pomeriggio all’ospedale Sant’Anna di Cona e i risultati sono attesi entro 60 giorni, anche se – stando a quanto si apprende – non ci sarebbero al momento evidenze macroscopiche e nei prossimi giorni si dovrebbe procedere con gli esami istologici. Inoltre, il consulente tecnico del pm starebbe valutando se nominare tecnici ausiliari per l’esame tossicologico e un anestesista. Nel mentre, la Procura non effettuerà accertamenti di carattere tecnico sui macchinari utilizzati in sala operatoria, fatti precedentemente in autonomia dal Sant’Anna anziché cristallizzare la situazione e allertare gli inquirenti.

Dal canto suo, l’avvocato Marco Linguerri, che difende i sette componenti dell’equipe medico-chirurgica che ha svolto l’intervento, ha nominato il proprio consulente, il medico legale Lorenzo Marinelli. “È prematuro ogni tipo di valutazione” ha invece affermato l’avvocato Gianni Ricciuti, difensore di undici tra infermieri e Oss, che ha affidato l’incarico al professor Mauro Martini. A difendere un medico oculista che non era in sala operatoria al momento degli interventi, ma che era reperibile il giorno della seconda operazione, è l’avvocato Michele Ciaccia, che si è avvalso della consulenza del medico legale Alessandra Bergonzini. Mentre l’avvocato Giuseppe Moretti difende i 3 anestesisti.

Insieme a loro, hanno nominato i propri consulenti di fiducia anche i legali che assistono le famiglie delle due vittime: Michela Stama e Jacopo Morrone di Forlì per i due figli di Gabriella Cimatti si sono affidati alla dottoressa Elena Bignardi, mentre l’avvocato Massimiliano Iovino del foro di Bologna, che rappresenta i familiari di Mara Cremonini, ha nominato il dottor Enzo Micaletti di Bologna.

 

 

 

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