Ultimo giorno di Gaza
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
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. Sarà conferito oggi (venerdì 9 maggio) l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo della 90enne Lidia Ardizzoni, l'anziana donna il cui cadavere - durante il tardo pomeriggio di lunedì 5 maggio - è stato trovato dai carabinieri avvolto nel cellophane e nascosto nel garage di un'abitazione al civico 70/D lungo al via Provinciale a Scortichino
Aveva definito il Coisp “un sindacato di Polizia famoso solo ed esclusivamente per aver difeso gli assassini di Federico Aldrovandi”. E il gip di Milano ha archiviato la querela contro Fedez perché “è una frase che corrisponde al vero”
Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello presentato a ottobre scorso da Anas, respingendo definitivamente i tre ricorsi proposti presentati da alcuni soggetti privati espropriati contro la realizzazione della variante alla SS16 da Argenta a Ponte Bastia
Macabra scoperta ieri sera (5 maggio) a Scortichino dove, in un garage di un'abitazione in via Provinciale, i carabinieri hanno ritrovato il cadavere di una donna anziana di 90 anni. Al momento dell'arrivo dei militari il corpo era avvolto da cellophane
Tresignana. È stata fissata l’udienza per la discussione dell’opposizione alla richiesta di archiviazione nei confronti di Filippo e Manuel Mazzoni, padre e figlio indagati per il duplice omicidio di Dario e Riccardo Benazzi, i due cugini che il 28 febbraio 2021 furono prima uccisi a fucilate e poi bruciati dentro una Volkswagen Polo, dove vennero trovati carbonizzati, in un campo di Rero, al confine tra Tresignana e Fiscaglia.
Nelle scorse settimane, infatti, la Procura della Repubblica di Ferrara – titolari del fascicolo i pm Lisa Busato e Ciro Alberto Savino – aveva avanzato la richiesta di archiviazione per i due unici indagati, che abitavano in una casa vicina alla zona dove si è consumato il fatto.
Questo perché, secondo gli inquirenti, nonostante siano diversi e tutti compatibili con l’ipotesi accusatoria che li individua come autori materiali delle condotte di omicidio e soppressione di cadavere, gli elementi di sospetto nei confronti dei due, raccolti durante l’attività investigativa, sono sì compatibili con la ricostruzione dei fatti fornita dall’accusa, ma non possiedono quei riscontri concreti e puntuali che sarebbero utili a sostenere la responsabilità degli indagati e di escludere qualsiasi altra ipotesi alternativa.
Dal canto loro, i legali che assistono i familiari delle due vittime, l’avvocato Denis Lovison che assiste moglie, figlie e nipote di Dario Benazzi, e l’avvocato Massimiliano Sita per la moglie e la figlia di Riccardo Benazzi, avevano chiesto nuove indagini e nuovi approfondimenti, depositando l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione.
Ora la palla passa al giudice per le indagini preliminari Silvia Marini che, nell’udienza del 18 ottobre, fissata per le 14.30 in tribunale a Ferrara, dopo la discussione, dovrà decidere se far effettuare nuove indagini, archiviare la posizione degli indagati o disporne l’imputazione coatta.
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