Cronaca
13 Giugno 2023
Il fatto è avvenuto nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 giugno in un capannone di via Sgarbata. Una volta entrati, i carabinieri sono stati accolti da una fiammata di un lanciafiamme artigianale

Minaccia di farsi esplodere dopo un litigio con la compagna

di Redazione | 2 min

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La bombola del gas aperta e quattro bottiglie incendiarie: poteva farsi saltare in aria un ferrarese di 53 anni che, dalle 23.30 di domenica 11 giugno, nella campagna della periferia sud della città, si è barricato in un capannone nei pressi di via Sgarbata.

Un’eventualità che è stata scongiurata grazie all’intervento dei carabinieri del reparto speciale d’assalto di Bologna, coadiuvati dai vigili del fuoco, e dei negoziatori che dopo ore, attorno alle 10 di questa mattina (12 giugno), sono riusciti a entrare nello stabile e a convincere l’uomo a desistere della sue intenzioni, non senza difficoltà.

Una volta dentro, infatti, gli uomini dell’Arma hanno vissuto qualche attimo di paura, con l’uomo che inizialmente, per tenerli lontani, ha rivolto verso di loro una fiammata con uno strumento simile a un lanciafiamme artigianale, prima di arrendersi.

Stando a quanto si apprende, il tutto sarebbe nato dopo uno screzio che l’uomo avrebbe avuto con la compagna, ma al momento è tutto al vaglio della Procura della Repubblica di Ferrara – pm Stefano Longhi – a cui spetterà fare luce sui perché di quanto accaduto.

L’uomo è poi stato fatto salire su un’ambulanza alle 10 e a sirene spiegate, è stato trasferito all’ospedale Sant’Anna di Cona, dove è stato sottoposto ad accertamento psichiatrici, essendo già stato sottoposto a Tso in altre occasioni.

Sul posto vista la gravità della situazione, c’era anche il comandante provinciale dei carabinieri di Ferrara, colonello Alessandro Di Stefano.

 

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